Yemen, strage in moschee: 3 kamikaze si fanno esplodere

di Stefania Arpaia

Sanaa – Strage a Sanaa, in Yemen, in due moschee della città, dove alcuni kamikaze si sono fatti esplodere.

L’attacco è avvenuto durante la tradizionale preghiera del venerdì contro i luoghi di culto di al-Badr e al-Hashahush, dove erano presenti molte persone.

Secondo fonti delle autorità locali, citate dal corrispondente della Cnn, il numero delle vittime è arrivato ad almeno 120, mentre il numero dei feriti sarebbe pari a 300. Ma si tratta di bilanci che potrebbero aumentare nelle prossime ore. 

In base ad una prima ricostruzione sembrerebbe che gli attentatori suicidi fossero 3: uno si è fatto saltare in aria nella prima moschea, quella di al-Badr; il secondo si è fatto esplodere all’ingresso della stessa; mentre il terzo avrebbe attaccato la moschea di al-Hashahush.

Responsabili della strage, ancora una volta i terroristi Isis, che hanno rivendicato l’attentato su Twitter. Notizia confermata dal Site Intelligence Group, che monitora l’attività dei jihadisti online.

“Gli attentati dinamitardi sarebbero stati compiuti da un gruppo di kamikaze che si sono fatti saltare in aria”, ha riferito l’emittente Al Jazeera. Fonti locali hanno confermato che l’attacco sarebbe avvenuto durante la preghiera del mezzogiorno.

Il luogo è martoriato dalla guerra civile tra il nord del Paese controllato degli Houthi, appoggiati da Teheran, e il Sud, dove si è insediato il presidente Abd-Rabbu Mansour Hadi, riconosciuto dalle Nazioni Unite con il sostegno dei paesi del Golfo.

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