Pompei, Franceschini inaugura riapertura della Villa dei Misteri

di Redazione

Pompei (Napoli) – “Qui a Pompei abbiamo cambiato pagina”. A dirlo il ministro Dario Franceschini al taglio del nastro della Villa dei Misteri, domus suburbana dell’antica Pompei, che riapre le porte al pubblico con i suoi meravigliosi affreschi ispirati al culto di Bacco, dopo quasi due anni di restauri e tre mesi di chiusura per i lavori sui pavimenti musivi.

 “Oggi è un giorno davvero importante per Pompei – dice il ministro Franceschini – l’Italia restituisce al mondo altre meraviglie. Abbiamo alle spalle un anno di lavoro straordinario. Abbiamo chiuso tre cantieri, altri tredici sono aperti, nove gare sono già avviate e quest’anno a vario titolo abbiamo assunto 85 persone. I visitatori – prosegue – nel 2014 sono aumentati di 200mila. Abbiamo in programma moltissime iniziative anche in occasione dell’Expo. Sappiamo che il mondo guarda con puntigliosa attenzione quel che avviene a Pompei. Oggi l’Italia è orgogliosa di dire al mondo: ‘A Pompei abbiamo voltato pagina'”.

“Stiamo lavorando – dice il ministro – per rafforzare il personale ed introdurre nuove tecnologie” per garantire maggior sicurezza e combattere i furti”. “Il 4 marzo – aggiunge il direttore generale del Grande Progetto Pompei, Giovanni Nistri – abbiamo firmato il contratto per la videosorveglianza, i cui lavori inizieranno nella terza decade del mese”.

“Le risorse – aggiunge – sono un aspetto importante per Pompei, sia quelle della Comunità Europea che quelle italiane. Ritengo che” alla fine del piano dei 105 milioni di euro già stanziati e “dopo aver dato alla Comunità prova di aver lavorato e speso bene le risorse che ci hanno dato, faremo nuove richieste all’Ue, che credo verranno gestite sempre dal Grande Progetto Pompei”.

Nel frattempo, dice ancora Franceschini, “ci sono molte attenzioni anche da sponsor privati”, grazie anche all’introduzione dell’Art Bonus. “Ma siccome non sono ancora definitivi gli accordi, non mi sembra il caso di dirli. Ma sono sicuro che arriveranno presto. Le risorse private – precisa – potranno integrare quelle pubbliche, ma ovviamente non sostituirle”. Il lavoro di tutela e restauro a Pompei sarà “perenne”, ricorda Franceschini, “ma stiamo ragionando anche sui servizi e sulle strutture di accoglienza, viabilità, trasporti e alberghi. Ne parliamo anche con il sindaco”.

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