Pirelli finisce sotto il controllo cinese: “Nessun impatto su occupazione”

di Redazione

Milano – Pirelli chiude in Borsa in rialzo dell’1,77% a 15,5 euro e sopra dunque il prezzo di offerta a 15 euro annunciata nell’ambito del riassetto che porterà ChemChina al controllo del gruppo della Bicocca. Il valore a Piazza Affari sembra indicare l’attesa sul mercato che ci possa essere un aggiustamento al rialzo, anche se gli analisti finanziari non sembrerebbero vedere grandi spazi.

“L’accordo con i cinesi non avrà alcun impatto sull’occupazione”. Il presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera rassicura i dipendenti e attraverso la intranet aziendale manda un messaggio in cui commenta l’accordo per l’ingresso di ChemChina nel capitale e il progetto di riassetto industriale.

”L’opportunità di un partner come ChemChina consentirà alla società di diventare più grande e di avere una penetrazione ancora più efficace sui mercati asiatici. Le nostre fabbriche e più in generale l’occupazione non potranno che beneficiare, in prospettiva, dell’ingresso del nuovo azionista”.

Così il presidente di Pirelli commenta l’accordo per l’ingresso di ChemChina nel capitale di Pirelli e promette che il gruppo continuerà a investire. ”I partner cinesi ci apprezzano per la nostra capacità di produrre pneumatici di altissima qualità e per i nostri stabilimenti all’avanguardia in tutto il mondo. Questi sono i nostri punti di forza sui quali continueremo ad investire perchè ci permettono di avere la leadership del segmento prestige e di essere tra i principali produttori nel segmento premium” si legge nella lettera inviata ai dipendenti. ”Sarà un percorso di crescita che richiederà tempo, ma nel quale credo fortemente e sul quale mi impegnerò come manager e come azionista”.

“E’ difficile capire perché imprenditori italiani non sappiano impegnarsi né in Italia né all’estero”. Lo afferma il leader dei Moderati, Giacomo Portas, eletto alla Camera nel Pd. “La vicenda Pirelli dimostra sempre più che siamo terra di conquista per imprenditori stranieri – continua Portas – Insomma, dove è la nostra politica industriale?”.

“La Cina vuole investire ancora di più in Italia, e spero che l’Italia possa fare altrettanto nel nostro Paese”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio cinese per la promozione del commercio internazionale e dell’Unione delle camere di commercio della Cina per l’internazionalizzazione, Jiang Zhengwei, parlando dell’ingresso di ChemChina in Pirelli a margine di un incontro alla Camera di commercio di Milano. L’operazione, secondo Zhengwei, fa parte di “un processo di globalizzazione” che “deve essere integrato”. “La Cina e il mondo devono collaborare tutti insieme – ha proseguito – secondo le regole del mercato. L’Italia è un paese molto avanzato dal punto di vista industriale, in diversi settori”.

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