Palermo, arrestato presidente Camera di commercio: intascava tangenti

di Stefania Arpaia

Palermo – E’ stato arrestato in flagranza di reato il Presidente della Camera di commercio di Palermo, Roberto Helg, bloccato dai militari dell’Arma nel pomeriggio di lunedì.

L’uomo è stato sorpreso mentre intascava una tangente e non ha potuto che confessare il reato commesso. All’arrivo della polizia giudiziaria, nella sua stanza, era presente una busta che conteneva 30mila euro in contanti.

Le indagini sarebbero scattate in seguito alla denuncia di un commerciante, il titolare della pasticceria Palazzolo, che avrebbe raccontato ai carabinieri le continue estorsioni. In base a quanto riferito dall’uomo, Helg gli avrebbe chiesto una tangente pari a 100mila euro per il rinnovo degli affitti dei locali dell’aeroporto. “Proprio da lui, uomo della legalità non me lo aspettavo sono esterrefatto, ecco perché sono qui”, avrebbe dichiarato l’uomo ai militari dell’Arma.

“L’ho fatto per bisogno, mi hanno pignorato la casa”, si sarebbe giustificato il Presidente della Camera di commercio durante la confessione. “Ho agito per difficoltà economiche” ha aggiunto.

Il procuratore di Palermo, Franco Lo Voi, ha spiegato che Helg “non si aspettava che l’imprenditore vittima della tangente lo denunciasse ai carabinieri”. 

Roberto Helg, 40 anni, oltre alla presidenza della Camera di commercio, ha ottenuto anche il titolo di vicepresidente della Gesap, società di gestione dell’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. Uomo impegno nella lotta alla legalità ha lasciato la comunità sotto choc.

“Proprio nella veste di rappresentante Gesap – hanno spiegato i carabinieri in un comunicato – Helg ha chiesto e ottenuto il pagamento di una somma di denaro di 100 mila euro ad un esercente del settore della ristorazione, affittuario di uno degli spazi commerciali dell’aeroporto, il quale si era rivolto a lui per ottenere la proroga triennale del contratto a condizioni favorevoli. La richiesta e la consegna del denaro ha fatto registrare la classica sequenza estorsiva consistente nella prospettazione, da parte di Helg, della difficoltà dell’operazione di rinnovo se non supportata dal suo prezioso intervento e, da parte del commerciante, nell’adesione all’illecito pagamento, in ordine al quale l’uomo pubblico ha preteso, oltre alla consegna di una somma in contanti di 50 mila euro, l’impegno da parte del commerciante alla corresponsione rateale di 10 mila euro al mese con il contestuale rilascio, in funzione di garanzia dell’impegno, di un assegno in bianco”.

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