M5S, Castelli come Grillo: “Governo Renzi ha fatto oltre 150 morti”

di Redazione

Roma – L’affondo di Beppe Grillo, che con un post sul blog aveva paragonato il premier Matteo Renzi ad Andrea Lubitz, il co-pilota dell’Airbus 320 che ha provocato la morte di 150 persone, ha fatto e continuerà a far discutere.

Come il leader del MoVimento 5 Stelle, però, si è espressa anche la deputata pentastellata Laura Castelli che ha così twittato: “Secondo voi quanta gente hanno ucciso i cattivi governi? Quanti il governo #Renzi? Per me più di 150…”.

“Ci sono inquietanti analogie tra Andrea Lubitz, il copilota dell’Airbus A320 della Germanwings che si è schiantato sulle Alpi francesi, e Matteo Renzie, che sta schiantando l’Italia”. Iniziava così, ieri, l’ultimo post comparso sul blog di Beppe Grillo. “Entrambi si sono chiusi dentro eliminando ogni interferenza esterna. Lubitz ha azionato il cockpit door, Renzie ha eliminato Senato e opposizione interna e ridotto il Parlamento a ratificatore di decreti”.

“I passeggeri dell’Airbus – aggiunge – hanno capito solo all’ultimo che il copilota li stava portando al disastro, dopo otto lunghi minuti. L’Italia lo capirà anch’essa all’ultimo, quando non ci sarà più niente da fare. Un uomo solo al comando lo si è già visto in passato e non è stato un bello spettacolo. In Francia si è notata la commozione della Merkel abbracciata a Hollande, due personaggi che piangeranno in futuro lacrime di coccodrillo se l’Italia andrà in default per pagare gli interessi sui titoli pubblici comprati dai loro Paesi”.

“L’Airbus Italia ha un copilota chiuso in cabina, non soffre di depressione, ma la fa venire agli italiani, ha un ego ipertrofico – sottolinea Grillo -. Si è chiuso dentro e ogni due minuti spara cazzate attraverso l’interfono per rassicurare i passeggeri che cominciano ad avere dei dubbi più si avvicina il massiccio”.

“Le compagnie aeree hanno ripristinato la regola di mai meno di due in cabina. Infatti, ad oggi i regolamenti europei non impedivano che un pilota rimanesse da solo all’interno della cabina. Fermiamo Renzie finché siamo in tempo e evitiamo che dopo aver chiuso all’esterno il Senato si faccia una legge elettorale ad hoc per pilotare l’Italia a suo piacimento. Se lo lasciamo fare non ci saranno superstiti, ma soltanto “morceaux”.

“Una differenza tra il copilota e l’ex sindaco di Firenze comunque c’è: il copilota era depresso, ma non i passeggeri. Renzie non è depresso, ma lo sono gli italiani”, conclude il post.

“Magari non tiriamo in ballo persone che sono morte per le nostre piccole beghe di cortile. Serve un minimo di rispetto”. Così il premier Matteo Renzi commenta il paragone tracciato da Beppe Grillo tra lui e il copilota della Germanwings. “Oggi terrei quel minimo di decenza che altri non hanno”: nei confronti della frase di Beppe Grillo, “per rispetto alla dignità, io non intendo fare alcuna dichiarazione”. “Ciascuno fa le proprie valutazioni e i cittadini votano, ma oggi su questo non vorrei parlare”, aggiunge Renzi.

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