Isis: decapitati reclutatori anti-jihadisti, Baghdad sospende offensiva a Tikrit

di Stefania Arpaia

Baghdad – Quattro uomini, reclutatori anti-jihadisti, sono stati uccisi a Baghdad dai miliziani dell’Isis.

Erano considerati nemici perchè reclutavano, al contrario del movimento terroristico, volontari per combattere i jihadisti.

I criminali hanno utilizzato la “tradizionale” decapitazione per giustiziare gli uomini. Il video dell’uccisione è stato postato su siti vicini al Califfato e mostra i quattro uomini, vestiti di nero, in ginocchio su una strada deserta. Alle spalle i loro aguzzini.

L’esecuzione è avvenuta nella provincia di Salaheddin, dove i militari iracheni hanno sferrato un attacco per sottrarre all’Isis il controllo di Tikrit. 

Intanto, il movimento jihadista continua ad avanzare. Terrificanti le immagini che mostrano la sostituzione, sul tetto di una chiesa, della croce cristiana con la tradizionale bandiera nera, ad indicare come giorno dopo giorno, stiano conquistando un palmo di terreno in più.

Nel frattempo, un alto funzionario su al Jazeera annuncia la sospensione dell’offensiva del governo iracheno proprio nella città di Tikrit, dove oltre alla morte dei reclutatori, ci sarebbero state “pesanti perdite”.

Le milizie sciite e i soldati governativi, appoggiati dall’Iran, avrebbero perso 60 uomini al giorno, riferisce il “Washington Post”.

I jihadisti avrebbero risposto con trincee, mine e bombe artigianali, trappole esplosive lungo le vie d’accesso, ordigni celati su pali e alberi, e cecchini ovunque. Poi per rallentare l’avanzata i mujaheddin avrebbero lanciato attacchi suicidi contro le colonne nemiche.

Nell’attacco, Baghdad non aveva chiesto aiuti alla coalizione internazionale, ma non si esclude che l’America intervenga prossimamente con i caccia.

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