Grillo: “Lupi è un fallimento oppure porta sfiga…o entrambe”

di Redazione

Roma – “Al Lupi! Al Lupi!”. E’ il titolo del post con cui Beppe Grillo, dal suo blog, invoca le dimissioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, alla luce dell’inchiesta di Firenze sugli appalti di Expo e Tav. Il suo nome non compare tra gli indagati ma dagli atti emerge la sua vicinanza ad alcuni dei personaggi coinvolti. Ma lo stesso ministro, in un’intervista a Repubblica, si difende e scarta l’ipotesi di dimissioni.

Grillo, però, non fa sconti: “Il governo è uno zoo. – scrive nel post, in cui compare la foto di Lupi in versione “Mariangela”, la scimmiesca figlia di Fantozzi – Se fuori ci sono i gufi e per tacitare in aula l’opposizione del M5S si usano i canguri, talvolta in formato maxi, non vanno trascurati Lupi, il figlio/a di Fantozzi, e la giovane marmotta Renzie che piuttosto che fare un decreto legge contro la corruzione sacrificherebbe la sua mano come Muzio Scevola. Combattere la corruzione non è nelle sue corde. Preferisce dedicarsi alle ‘riforme’ per disintegrare Costituzione e Parlamento. Quanto ci costa la corruzione? La stima supera tranquillamente i 100 miliardi di euro. E questi chiedono sacrifici agli italiani che attraverso le tasse e i costi maggiorati dei servizi pubblici la pagano?”.

Grillo entra poi nel dettaglio dell’inchiesta: “Bastava leggere le carte e andare a vedere chi fossero gli amici più stretti di Lupi. 3 dei 4 arrestati di ieri sono suoi ‘amici fidati’ e a loro il ministro aveva affidato una dozzina di grandi opere: dai porti di Trieste e Olbia, ai cantieri Tav e alle autostrade. Ercole Incalza ce l’ha ‘presentato’ Di Battista qualche mese fa. Conosciamo anche gli altri: ‘Il secondo arrestato amico di Lupi è il faccendiere vicino a Comunione e Liberazione e a Lupi, Franco Cavallo, detto Frank, o ‘l’uomo di Lupi’, 54 anni. (Frank Cavallo! affidereste qualcosa a uno che si chiama Frank Cavallo a parte l’organizzazione di un rodeo?). Il terzo è Stefano Perotti, 56 anni, l’ingegnere che dirigeva i cantieri più importanti grazie all’amicizia e ai giri di soldi, dicono i magistrati, ‘con Incalza Perotti ospitava Lupi e la moglie nella sua casa di Firenze’. Perotti deve essergli molto affezionato ‘ha dato un lavoro da duemila euro più Iva al mese al figlio del ministro: Luca Lupi, 25 anni’”. 

“Lupi o è un fallimento come ministro oppure porta sfiga. O entrambe. – ironizza Grillo – Le persone che si è messo vicino per la gestione di soldi e appalti sono state arrestate dopo anni che agivano indisturbate all’interno delle Istituzioni. Perché Lupi le ha scelte e perché Lupi le ha coperte? Chi gli ha suggerito/ordinato di farlo? La risposta all’interrogazione M5S a Lupi di luglio su Incalza è emblematica: è stata scritta dal suo avvocato! Non un ministro, ma un difensore d’ufficio. Lupi deve dare spiegazioni, dimettersi e restituirci fino all’ultimo centesimo tutti i quattrini che si è beccato come Ministro delle infrastrutture. Li metteremo nel fondo per il microcredito alle aziende dove vengono versati gli stipendi tagliati dei portavoce M5S in Parlamento. Quante altre persone ci sono che vengono coperte dai ministri di Renzie? Poletti vuole confessare qualcosa? E’ il momento buono per togliersi un peso dalla coscienza”.

Intanto, mentre il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ritiene “prematura” l’ipotesi di dimissioni di Lupi, il capogruppo di Sel, Arturo Scotto, propone una mozione di sfiducia comune per il ministro.

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