Gallipoli, danneggia auto dell’ex socio con fucile da sub

di Redazione

Gallipoli (Lecce) – Un 28enne di Gallipoli ha danneggiato l’auto della compagna del suo ex socio d’affari, ferendo poi quest’ultimo alla mano con un coltello. Dovrà pertanto rispondere di lesioni aggravate e danneggiamento il giovane che, fino all’episodio di ieri, era incensurato e prestava lavoro presso un ape calessino con cui portava in giro i turisti tra i monumenti artistici e le bellezze naturali di Gallipoli.

Intorno alle 15.30 di ieri, in pieno raptus, è arrivato in via Milano a bordo della propria macchina, iniziando a cospargere di liquido infiammabile una Citroen C3 lì parcheggiata, di proprietà di S.P., 39enne compagna del suo ex socio, B.N., gallipolino 40enne, titolare di una licenza per “Ape calessino”.

Al primo tentativo di incendiare l’auto, non andato a buon fine, il giovane ha imbracciato un fucile da sub e ha iniziato a tagliare, con l’arpione dell’arma, gli pneumatici della vettura, colpendo ed infrangendo il parabrezza ed il lunotto posteriore nonché i finestrini laterali, andati completamente in frantumi.

Poi si è diretto verso l’abitazione dei due conviventi, e, brandendo un coltello a serramanico con lama di 20 centrimetri, dopo essersi fatto aprire gridando, si è scagliato dapprima contro la ragazza che aveva aperto la porta di casa e, immediatamente dopo, contro l’uomo tentando di accoltellarlo e dileguandosi poco dopo.

L’uomo aggredito riportava diverse lesioni ed una ferita di arma da taglio sulla mano destra. Trasportato al pronto soccorso dai sanitari del 118, veniva giudicato guaribile in cinque giorni.

Sul posto, sono intervenuti i carabinieri della locale compagnia e gli agenti del commissariato di polizia, allertati dalle vittime dell’aggressione. Una pattuglia dei carabinieri ha raggiunto il fuggitivo a bordo della sua vettura, ancora sporco di sangue e in stato confusionale. Il 28enne è stato arrestato, ammettendo le proprie responsabilità. D’intesa con il pm di turno, è stato costretto ai domiciliari nella propria abitazione.

L’intera scena, che è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza di un esercizio commerciale sito proprio in adiacenza all’abitazione delle vittime.

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