Biggio-Mandelli al cinema con “La solita commedia. Inferno”

di Emma Zampella

“La solita commedia. Inferno” è il film che li vede protagonisti questo week end al cinema. Sono Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, che dopo la parentesi sanremese, ritornano al loro primo grande amore, il maxi schermo.

Due attori che nell’ultima pellicola fotografano la realtà moderna fatta di dipendenza dai telefoni, dai social network e da ogni forma di comunicazione che non faccia mai guardare negli occhi gli interlocutori. Il film, in uscita il 19 marzo, racconta il mondo disseminato di password e pare chiave, di connessioni alla rete internet che saltano, assieme ai nervi e alla pazienza di chi ne fa un uso smodato e sconclusionato.

Un “inferno” rivisitato in cui Lucifero (Biggio) viene ricevuto direttamente da Dio e l’unica soluzione è affidare a Dante (Mandelli) la catalogazione dei nuovi peccati. Uno sgangherato inferno dove Dio (Paolo Pierobon) beve whiskey, il figlio Gesù-donna (Tea Falco) va a judo e Minosse (Mandelli) è nel panico perché non sa più catalogare i nuovi peccatori come gli hacker e gli stalker. Il Divin Poeta viene così catapultato in una grande città italiana, e trova come guida Demetrio Virgilio, un trentenne precario.

I nuovi gironi infernali sono la colazione al bar delle otto affollatissima; il traffico dell’ora di punta; l’uso spasmodico di chat o App di messagistica. Senza dimenticare l’Inferno dei selfie; il ministero della bruttezza capitanato dall’efficiente ministro (Gianmarco Tognazzi) e i mariti bambini che litigano al ristorante davanti alle loro mogli per il contorno. E, dulcis in fundo, un Padre Pio che si difende dagli altri santi dopo essere stato accusato di vendere troppe t-shirt.

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