Rapina a “The King Service”: udienza il 22 aprile

di Redazione

Teverola – Si aprirà il 22 aprile il processo nei confronti Salvatore Farina, 36 anni, di Marcianise, e Pasquale Iatommasi, di Capodrise, autori di una rapina compiuta, lo scorso 14 dicembre, ai danni del negozio di rivendita di telefonia cellulare e scommesse sportive “The King Service”, situato a Teverola lungo via Roma.

Davanti ai giudici del tribunale di Napoli Nord dovranno rispondere delle accuse di rapina e sequestro di persona. L’attività commerciale, gestita dalla famiglia Schiavone e difesa dall’avvocato Alessandro Caputo, si è costituita parte civile.

A volto scoperto e armati di pistola, i malviventi facevano irruzione all’interno del negozio nel primo pomeriggio, rinchiudendo nel bagno il titolare e quattro clienti e appropriandosi dell’incasso di circa settemila euro e di una trentina di telefoni cellulari esposti in vetrina e in possesso di alcuni avventori. Poi si davano alla fuga a bordo di un’autovettura della quale le vittime della rapina, riusciti a liberarsi, annotavano il numero di targa.

Sul posto arrivava una volante del commissariato di polizia di Aversa. Tramite il ricevitore Gps di uno dei cellulari rapinati, i poliziotti riuscivano a rintracciare la posizione del telefono, prima a Marcianise e poi a Santa Maria Capua Vetere. A quel punto gli agenti aversani informavano i colleghi di Marcianise che effettuavano un controllo in zona, con esito negativo. Intanto, una volante della Questura di Caserta raggiungeva l’indirizzo, nel capoluogo, dell’intestatario della tarda della vettura utilizzata dai rapinatori, ma non trovava nessuno.

Le ricerche proseguivano fino a quando, intorno alle 18, i poliziotti marcianisani, nel transitare a Capodrise, rintracciavano l’autovettura segnalata con a bordo Iatommasi, bloccato e condotto in commissariato. Nel veicolo veniva rinvenuto, abilmente nascosto, un coltello a serramanico mentre nell’abitazione di Capodrise in uso all’arrestato c’erano diversi documenti di identità ed altro, denunciati smarriti dal titolare. Le vittime della rapina riconoscevano in Iatommasi uno dei rapinatori. Il giorno successivo l’individuazione del secondo rapinatore, Farina.

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