Musica dal vivo, Taglialatela chiede fondi per gestori dei locali

di Redazione

Mondragone – L’ex assessore alla Cultura, Antonio Taglialatela, in collaborazione con il Movimento d’opinione “Mondragone Città Possibile”, da sempre attento alle dinamiche culturali e sociali del territorio casertano, nell’aver recepito numerose istanze provenienti dagli operatori della cultura e operatori commerciali, ha presentato ufficialmente, nella mattinata di oggi, una innovativa proposta indirizzata al sindaco e agli assessori comunali.

“Promozione della musica dal vivo, sostegno alle associazioni, fondazioni culturali e operatori commerciali, liberalizzazione del diritto d’autore: costituire uno specifico capitolo finanziario, con uno stanziamento iniziale di 10mila euro, incrementabile negli anni a venire, all’interno del prossimo bilancio comunale 2015, da destinare agli esercizi commerciali e alle associazioni cittadine che promuovono e organizzano spettacoli con musica dal vivo ad ingresso gratuito, nelle more di predisporre un apposito regolamento comunale da sottoscrivere con tutti gli operatori del settore”.

Questo l’obiettivo di Taglialatela, che commenta: “Auspichiamo la convergenza favorevole a questa iniziativa di tutte le realtà che promuovono la Cultura sul nostro territorio, affinché questa proposta possa diventare un atto realmente innovativo. Siamo dinanzi ad una misura concreta e reale, un segnale significativo per incentivare la musica emergente cittadina e dare ai sodalizi culturali e agli esercizi commerciali che promuovono eventi musicali la possibilità di poter abbattere un costo fisso, in un momento di grave congiuntura economica.

Potranno richiedere all’amministrazione comunale, mediante compilazione di apposito modulo inoltrato all’attenzione del sindaco e dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo e Spettacolo, il rimborso totale del pagamento effettuato dei diritti Siae.

Una iniziativa innovativa, apripista rispetto anche ad altri Comuni del territorio e dell’Italia, rappresentando un primo tentativo di far emergere dalle nostre realtà culturali un forte messaggio di rinascita sociale rispetto all’attuale stato di arretratezza sociale e deriva culturale. Secondo noi, l’agevolazione deve essere rivolta soprattutto a quelle attività che da anni hanno una programmazione mirata alla crescita culturale e artistica, ampliando e sostituendo l’offerta attrattiva della nostra Comunità.

Ogni amministrazione locale deve sostenere e favorire in varie forme la produzione artistica musicale e l’attività dal vivo, quali elementi di innalzamento del livello culturale del territorio, dando così una scossa ad una mentalità legata ancora a stereotipi e modelli sociali del tutto deviati. Inoltre, la percezione che i gestori dei locali che hanno della Siae, così come per altro verso dell’Enpals, è di una specie di ‘Equitalia della musica’.

Un esattore di tributi dei quali è andata quasi smarrita la ragione originaria. Soprattutto per i locali medio piccoli. Inoltre, con questa iniziativa, vogliamo contribuire a costruire un messaggio di trasparenza verso la Siae la quale ormai agisce come una specie di corpo separato, avendo in apparenza smarrito la propria legittima ragione fondativa, ossia la tutela di chi crea e promuove contenuti artistici”. 

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