Griffo a Sagliocco: “Confronto dal Prefetto? Andiamo!”

di Redazione

Trentola Ducenta – Premesso che la richiesta di incontro davanti al Prefetto, cui mi permetto di fare riferimento soltanto perché da Lei tirato in ballo, in caso contrario mi sarei guardato bene dal coinvolgere una figura istituzionale di tale peso in una polemica politica, è sicuramente un espediente consigliatole per sfuggire al confronto, egregio dottore.

Le confermo che sono pronto ad incontrarla dinnanzi al Prefetto, al Questore, nelle sedi giudiziarie, davanti alle Forze dell’Ordine, Guardia di Finanza inclusa in quanto sono in regola con la dichiarazione dei redditi e non sono un evasore fiscale. Visto che lei è bravo a fornire imbeccate sottotraccia, sottobanco, sottopelle…, fissi l’appuntamento con chiunque ritenga opportuno.

Altra doverosa premessa è l’esclusione in modo categorico ed assoluto di qualsivoglia finalità offensiva dei miei interventi nei confronti di componenti della sua associazione, anche perché ho detto che si trattava di un’associazione unipersonale e, tra l’altro, so anche bene che forse nemmeno il presidente era riconosciuto tale in quanto lei ad una precisa domanda di un suo interlocutore sull’argomento ha risposto: “è andato lui a registrare l’associazione… ma poi possiamo fare quello che vogliamo”. Quindi, come avrei potuto offendere i membri dell’associazione? Il suo è un altro atteggiamento fuorviante e da vecchio mestierante della politica. Forse lei si è sentito colpito perché è abituato ad operare nell’ombra o dietro le quinte, a differenza mia che opero sempre alla luce del sole. Ed il fatto che sia stato lasciato da solo evidenzia che lei è considerato l’occulto regista della polemica messa in atto, colui al quale vanno attribuite tutte le nefandezze poste in essere da mesi, in breve, per dirla come si usava a Palermo in tempi e circostanze differenti, il “corvo”. Il mio intervento e la mia richiesta di confronto, dunque, sono esclusivamente dettati dalla necessità di contrastare atteggiamenti di falsa moralizzazione e maldestri tentativi di ergersi a paladino della legalità e della trasparenza da parte di chi è lontano anni luce da tali nobili valori.

Chi si sente, dunque, veramente distante da tale modo di fare politica è il sottoscritto che ha avuto modo di constatare che molte volte un giovane può essere “vecchissimo”, molto più di chi fa politica da anni. E meno male che la sua attività politica, durante la quale non ho mai ricevuto proposte per migliorare la città o lo status sociale dei cittadini, è stata breve.  

Io non sono un predestinato e nemmeno a me è apparso un cherubino. La mia lunga carriera politica è frutto di un consenso popolare costruito negli anni e cresciuto per aver dato prova di saper bene amministrare e di operare nell’interesse pubblico e per il bene comune.

In merito allo scarso peso politico che avrebbe la sua associazione deve trattarsi di un’autovalutazione considerato che mai ho preso in considerazione questo aspetto né mi sono posto il problema. Le mie considerazioni hanno riguardato solo la possibilità che potesse essere un mezzo per presentarsi a qualche partito o a qualche politico e così è stato visto, caro dottore, che vi siete proposti a Forza Italia, all’UDC, a Fratelli d’Italia, al Partito Socialista di Grimaldi … e chi più ne ha più ne metta.

Rinnovamento? Bene comune? Altro che rinnovamento e bene comune. Già l’ho detto e lo ripeto: qui siamo al male comune!

La lunga sinfonia di no, caro dottore, sa bene a cosa si riferisce. Non di certo alla richiesta di via Larga – Bovaro.  Questa è una bazzecola! Lei sa perfettamente che per i lavori di ampliamento della pubblica illuminazione di via Larga è stata impegnata tutta la somma a disposizione e che questo è il solo motivo per cui non è stato possibile completare l’opera. Anche in questo caso, la sua richiesta era dettata non da interessi di natura collettiva ma dal desiderio di accontentare qualche singolo, suo amico, che in abita in quella strada. Comunque, a breve, l’impianto di pubblica illuminazione sarà ulteriormente ampliato. La sinfonia di no si riferisce a ben altre situazioni, riguarda questioni che cambiano la vita di diverse generazioni, infatti i no si riferiscono ad attività private, alcune addirittura su zone che prevedono altre destinazioni, nonché ad attività che hanno fatto la fortuna di famiglie intere, compresi i discendenti, di chi ha avuto la sorte di averle in proprietà o in gestione … Altro che via Larga…

Ancora una volta si parla del rifacimento delle strade. È un fatto semplicemente ridicolo! È tanto difficile capire che sono state rifatte a costo zero ed a cura della Rete gas?

In ogni caso, visto che l’incontro davanti al Prefetto non si realizzerà per gli ovvi motivi descritti in premessa, ribadisco la necessità di un confronto pubblico immediato da fare in loco, ed allargato anche ai rappresentanti dei gruppi consiliari di minoranza come da essi stessi richiesto, perché dobbiamo parlare dei problemi dei cittadini di Trentola Ducenta per cui è giusto che partecipino e verifichino direttamente la correttezza dell’attività amministrativa. Un incontro per cominciare a chiarire la sinfonia di no, per chiarire definitivamente qual è il suo modo di fare politica, quale il suo interesse verso i cittadini e i problemi sociali, per dare le giuste risposte a chi ha difficoltà a capirle, non per i cittadini che, invece, hanno già capito molto bene. E potremo spaziare su tutta l’attività amministrativa partendo dall’attuale e risalendo a quella delle precedenti amministrazioni. Avrà campo libero.

Il sindaco Michele Griffo

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