Giornata della Legalità, gli alunni del “Calcara” incontrano Don Luigi Merola

di Antonio Taglialatela

Marcianise (Caserta) – “Don Peppino ci ha insegnato a non tacere e tutto questo baccano stamattina servirà a questi ragazzi ad essere dei buoni cittadini e onesti cristiani”. Parole di don Luigi Merola, prete anticamorra e presidente della Fondazione “A Voce d’e Creature”, che giovedì mattina, in occasione della Giornata della Legalità in memoria di don Peppe Diana, il sacerdote di Casal di Principe ucciso dalla camorra 21 anni fa, il 19 marzo 1994, nel giorno del suo onomastico, ha partecipato alla manifestazione organizzata a Marcianise dall’istituto comprensivo “Calcara”.

Un corteo è partito dalla sede della scuola per attraversare tutto il centro storico fino a raggiungere piazza Umberto. Tantissimi alunni sventolavano bandiere tricolore, esibivano striscioni e cartelli inneggianti a Don Diana e alla legalità, altre bambine marciavano con fiori bianchi tra le mani ad esprimere il loro candore, la loro purezza. Tutti intonando i versi del brano “Pensa” di Fabrizio Moro.

Tutti i partecipanti si sono poi riuniti nella chiesa di San Carlo dove, moderati dalla consigliera comunale Danila Trombetta, sono intervenuti don Merola, il sindaco Antonio De Angelis, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Tartaglione, la dirigente scolastica Annamaria Lettieri, il colonnello Antonio Del Monaco, autore del libro “Il colore dell’inferno”, Mariella Pratillo della “Comunità Alloggio Sicuro”, alla presenza di rappresentanti delle forze dell’ordine.

“Siamo qui affinché i giovani prendano coscienza che la legalità è semplicemente rispettare le regole, rispettare gli altri. Non è giusto, però, lasciare solo alla scuola e alle famiglie incanalare i giovani verso la legalità. C’è bisogno anche dell’impegno delle istituzioni: noi non abbiamo paura di combattere le mafie, la camorra a cui bisogna contrapporre il peso dell’onesta e della trasparenza”, ha commentato il sindaco De Angelis.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico