Cittadinanza Attiva: “La legalità dovrebbe essere mostrata coi fatti”

di Redazione

Mondragone – Ci si conserva onesti il tempo necessario che basta per poter accusare gli avversari e prendergli il posto. La legalità, il progresso e la crescita dovrebbero essere spinti tutti da un solo fattore “la trasparenza”, quella ormai persa ma forse mai avuta. 

L’ultima “bella” notizia arrivata in città a favore della trasparenza messa in campo dal governo cittadino è la sentenza della Corte dei Conti, che impone al Comune di Mondragone di pagare una sanzione di 17.767,60 euro per non aver dato possibilità di accesso agli atti amministrativi ai cittadini, alle imprese e alle associazioni del territorio. 

Una notizia che fa riflettere, soprattutto dopo che l’attuale Amministrazione aveva improntato la sua azione di governo sul cambiamento, la trasparenza e la legalità. ‘Cittadinanza Attiva Mondragone’ non interviene nel merito della questione solo per polemizzare e criticare in maniera sterile come spesso si usa fare in città, ma per puntualizzare alcuni punti che ancora oggi sono in sospeso. 

L’Amministrazione già nei mesi passati aveva dato prova della poca trasparenza nel proprio modo di agire dopo che l’Associazione aveva avanzato in modo formale e con relative richieste scritte, sul tavolo del sindaco Schiappa, la proposta di un regolamento per le riprese audio e video delle sedute dei Consigli Comunali, l’apertura da parte dell’Ente dell’Urp e la pubblicazione sul sito ufficiale del Comune di tutti i Regolamenti Comunali in vigore, che in materia di trasparenza avrebbe dato al Comune un sostanziale aiuto. 

Il Regolamento per le riprese audio e video dei Consigli Comunali permetterebbe agli Amministratori locali di far conoscere, a tutta la cittadinanza, le proposte e le scelte che ci si appresta ad adottare facendo sentire partecipe di tali scelte anche chi non ha la possibilità materiale di partecipare alle sedute dei Consigli Comunali. 

Mentre l’apertura dell’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico (Urp) presso la casa comunale, previsto tra l’altro dalla legge 150/2000, sarebbe un chiaro segnale di vicinanza da parte delle Istituzioni nei confronti dei cittadini e di tutti coloro sono a contatto quotidianamente con la pubblica amministrazione offrendo la possibilità di una maggiore chiarezza e una migliore assistenza. Così come sarebbe opportuno che ogni cittadino conoscesse i Regolamenti in vigore, i quali dovrebbero essere consultabili (art. 32 L. n. 69/2009 ) sul sito ufficiale dell’Ente per una corretta pubblicità, in modo che possano essere rispettati da tutti per evitare il rischio di incorrere in sanzioni od omissioni. 

Richieste che non hanno mai avuto seguito, nè in termini pratici né in termini di risposte (anche negative…). E proprio facendosi beffa della trasparenza le richieste avanzate sono sempre finite nel dimenticatoio, colpevoli, a nostro parere, solo di una cosa: non avere il colore politico dell’attuale maggioranza, “nessun merito per chi governa, nessun beneficio per chi comanda”. Ben venga l’ultimo indirizzo politico dato dalla delibera di Giunta n.35 dove si va ad approvare un piano di informatizzazione del comune di Mondragone, un piano che andrà a sopperire alcune mancanze di “trasparenza” dovute proprio ad alcune deficienze tecniche ed organizzative, ma va altresì ricordato che la nostra Città ha ancora un’alta percentuale di persone, tra anziani, indigenti e altri, che non conoscono le basilari tecniche informatiche e che ancora molte zone periferiche non sono coperte dal servizio Adsl. Eppure in campagna elettorale si parlava di Wi-fi gratis. 

La trasparenza e la legalità delle proprie azioni oltre ad avere chilometri di passeggiate e comizi in stile elettorale, dovrebbero essere seguite da fatti che affermano la vera distanza da un passato che tutti rinnegano me che nessuno cancella. 

Associazione Cittadinanza Attiva

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