Ciontoli: “Ritroviamo le spoglie mortali di Luigi Vanvitelli”

di Redazione

Caserta – In una lettera indirizzata alle autorità competenti, il consigliere comunale Antonio Ciontoli sollecita un’attività di ricerca delle disperse spoglie mortali dell’illustre architetto Luigi Vanvitelli, progettista della Reggia di Caserta.

Le spoglie inizialmente deposte nel sepolcro della chiesa di San Francesco di Paola, a Casagiove, furono poi, a seguito di un crollo e dell’avvio di un lavoro di consolidamento della chiesa, trasferite all’istituto di medicina legale dell’azienda ospedaliera di Caserta, per essere poi spedite a Napoli e, quindi, al Laboratorio di Antropologia della Soprintendenza di Chieti, per ulteriori studi sulla identità dei reperti, da effettuarsi per una esatta datazione dei resti , con la tecnica del Carbonio 14.

La Soprintendenza, come riportato da La Repubblica del 29 luglio 1984, scattò numerose foto, all’atto dell’apertura del sepolcro e prima del trasferimento, per immortalare i reperti, contenuti in una cassa coperta da un drappo damascato d’oro sul quale era incisa un “V” di metallo brunito, alta un centimetro.

L’avvenuta ricezione delle spoglie mortali in quel di Chieti è rilevabile poi da una relazione del professor Luigi Capasso, ordinario di Antropologia nella Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università “D’Annunzio” di Chieti.

A distanza di oltre 30 anni e nel mentre si celebra il 242esimo anniversario della morte di Vanvitelli (avvenuta il 1 marzo 1773), “è necessario – scrive Ciontoli – conoscere i motivi per cui i resti mortali non hanno fatto più rientro in città e lo stato degli adempimenti avviati dopo la nota dello scrivente del novembre scorso. C’è necessità di riportare a Caserta le spoglie mortali dell’illustre architetto e concittadino, al fine di poter conferire ad esse una degna sepoltura nella Cappella Palatina”.  “Si tratta – conclude il consigliere – di un atto dovuto, umano, grato, di riverenza storica e di pietas cristiana che non può continuare a rimanere senza esito”.

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