Chiusura Opg, Palmieri: “Non chiuderemo già il 1 aprile”

di Nicola Rosselli

Aversa – “Sia chiaro: che il 31 marzo prossimo sia il termine ultimo per l’esistenza degli ospedali psichiatrici giudiziari non significa che dal primo di aprile il Filippo Saporito chiuderà i battenti. Ci sono tanti adempimenti e tante tappe da seguire”.

Queste le parole utilizzate da Elisabetta Palmieri, direttrice dell’ospedale psichiatrico aversano, per rispondere a chi le chiede quali saranno le tappe della dismissione prevista per il prossimo 31 marzo. Una donna che da quando, oramai più di tre anni fa, è giunta presso l’ospedale normanno, ha fatto del proprio lavoro una missione, nonostante le oggettive difficoltà di gestire delle persone particolari che spesso hanno il solo torto di non avere una famiglia che vuole accettarli e per questo continuano a rimanere ricoverate in condizioni che, anche a causa dell’attuale normativa, vivono ai limiti dell’umano.

Quante sono ad oggi le persone ancora ospitate nelle celle dell’opg Saporito di Aversa? Questi degenti saranno tutti dismessi o trasferiti nelle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (rems)?

“In questo momento abbiamo 103 degenti, ma il numero, ovviamente con piccole oscillazioni, può cambiare anche continuamente sino al prossimo 31 marzo. Si deve tener conto dei provvedimenti dei magistrati di sorveglianza, ma anche del fatto che sino ad allora noi continueremo a registrare nuovi arrivi, come sta già avvenendo. Al 31 marzo avremo una parte che potrebbe essere dimessa, mentre molti altri, saranno assegnati alle rems attesa ancora il persistere della loro pericolosità sociale”.

Qual è la situazione in Campania? Quali saranno le prince interessate a queste nuove strutture che andranno ad ospitare questi uomini che sono sia degenti che carcerati?

“A farsi carico dell’intera situazione saranno pe province di Caserta e Avellino. In Terra di Lavori vi saranno due rems provvisorie a partire già dal primo aprile a Statigliano, nel comune di Riccaromana, con 20 posti e a Mondragone con 8. Ad esse si deve aggiungere una rems provvisoria in provincia di Avellino a Bisaccia che, però, curerà solo i nuovi ingressi a far data proprio dal primo aprile. Da agosto, poi, avremo una rems definitiva a Calvi Risorta con 20 posti letto e da maggio prossimo a San Nicola Baronia, in provincia di Salerno”.

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