Acqua pubblica in Campania, Pd: “Colpo di mano di Caldoro”

di Redazione

Napoli – “Vogliamo un sistema delle acque adeguato che garantisca ai cittadini qualità e una perequazione tariffaria e una razionalizzazione che offra ai territori di poter gestire secondo le proprie esigenze un settore nel quale è necessario avere al più presto una legge quadro condivisa. Caldoro vuole invece scavalcare competenze, territori e procedure ma il Partito democratico impedirà questo scempio”.

Lo hanno dichiarato il segretario regionale del Pd, Assunta Tartaglione, e il responsabile gestione delle acque, Lello De Stefano, nel corso di un incontro al quale sono intervenuti i rappresentanti degli Ato e i parlamentari Massimiliano Manfredi, Camilla Sgambato e Luigi Famiglietti.

Il Partito Democratico in questa vicenda del riordino del servizio idrico integrato in Campania ha registrato una sinergia tra parlamentari, segreteria e gruppo regionale che, facendo fronte comune, hanno sventato un blitz programmato a colpi di fiducia in un settore delicato come quello della governance dell’acqua che rimane senza una legge di settore.

“Persino la Sicilia, da sempre ultima, ci ha scavalcati nella definizione di una legislazione nel settore eppure la situazione è grave ed urgente e non possiamo consentire che vada in coda a un presunto collegato alla finanziaria regionale di fine consiliatura. Serve un dibattito serio che coinvolga tutti i protagonisti per condividere una decisione che avrà grande effetto sulla Campania”, hanno concluso Tartaglione e De Stefano.

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