I lavoratori del consorzio di bacino bloccano Viale Acton

di Redazione

Napoli – Un centinaio di lavoratori del Consorzio unico di bacino (Cub), da ormai due anni senza stipendio dopo il fallimento dell’Ente che era impegnato nella raccolta rifiuti tra le province di Napoli e Caserta, sono di nuovo scesi in strada lunedì mattina, a Napoli, bloccando l’ingresso della galleria in viale Acton e paralizzando il traffico.

Uno dei manifestanti si è arrampicato su una gru del cantiere della metropolitana mentre un altro ha minacciato di lanciarsi nel vuoto da una finestra di Palazzo Reale che sovrasta la galleria.

Sul posto polizia, carabinieri, vigili del fuoco e vigili urbani che hanno dovuto contenere i momenti di maggiore tensione della protesta, come quando sono stati rovesciati in strada dei cassonetti della spazzatura e, soprattutto, quando una donna si è cosparsa di benzina minacciando di darsi fuoco.

I lavoratori chiedono un tavolo interistituzionale con il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, il sindaco Luigi de Magistris e l’Anci.

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