Roma, caos in campidoglio: sfiorata rissa per delibera su patrimonio

di Stefania Arpaia

Roma – Tensione alta in Campidoglio dove è stata sfiorata una vera e propria rissa.

L’assemblea era appena iniziata, in aula Giulio Cesare, giovedì mattina, quando durante la discussione sulla delibera 88, relativa alla dismissione del patrimonio immobiliare del Campidoglio, è esploso il disordine. Necessaria la sospensione dell’incontro.

Esposti in segno di protesta cartelli con su scritto: “‘Svendesi immobili di lusso, anche per morosi”. Il capogruppo della Lista Marchini, Alessandro Onorato, ha poi esposto un cartonato del sindaco Ignazio Marino con la scritta “Svendo Roma” posizionandolo proprio sullo scranno del primo cittadino, provocando la reazione dei consiglieri di maggioranza.

Volati insulti, spintoni e schiaffi. Il presidente dell’Aula, Valeria Baglio, è stata costretta a sospendere la seduta. 

Scontro tra i consiglieri Pd Orlando Corsetti ed Erica Battaglia che hanno cercato  di sottrarre la sagoma di cartone a Onorato, rompendone un pezzo.

“Tuttora non siamo in grado di sapere la morosità dei proprietari e quindi non possiamo votare, perché quando lo facciamo ci assumiamo responsabilità patrimoniali. Stamattina abbiamo ricevuto i nominativi, con affitto e morosità ma non c’è l’immobile di riferimento. E i dati inoltre non ci sono stati forniti dagli uffici ma dall’assessore Cattoi, braccio destro del sindaco che ormai evidentemente gestisce tutti i dati bypassando gli uffici”, ha riferito Onorato.

“Noi facciamo critiche sulla gestione, anzi sulla malagestione del patrimonio – ha aggiunto – Su 751 immobili 630 sono occupati abusivamente e potrebbero essere liberati anche domattina, 58 sono negozi e appartamenti liberi che non vengono affittati e 63 sono quelli regolari o regolarizzabili. L’amministrazione incassa 1,782 milioni l’anno, una media di 2.500 euro e al mese poco più di 214: se questi immobili venissero non venduti ma affittati a prezzi di mercato, nel peggiore delle ipotesi entrerebbero 26,473 milioni l’anno. Una cifra con cui potremmo rifare 5 volte tutte le strade di Roma, per cui oggi vengono stanziati 6 milioni all’anno. La Corte dei Conti oggi potrebbe chiamare a rispondere Marino e Cattoi per queste mancate entrate”.

Panecaldo, capogruppo Pd: “L’opposizione ha tutti i documenti. I nominativi consegnati sono esattamente nello stesso ordine della lista degli immobiliari, basta accostare le colonne, ma voglio sottolineare che né io né gli altri consiglieri della maggioranza ritireremo questa lista. Sono dati sensibili che non possono essere diffusi alla stampa, se ne viene fatto un uso improprio ci sono delle sanzioni molto gravi”.

 

 

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