Rapina in banca nel Foggiano, tre arresti

di Redazione

Apricena (Foggia) – I carabinieri della compagnia di San Severo, in collaborazione con i colleghi di Cerignola, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura, nei confronti di tre uomini ritenuti responsabili della rapina commessa in danno della filiale della Banca Popolare di Puglia e Basilicata di Apricena il 16 gennaio scorso, mentre uno della rapina commessa alla stessa filiale il 19 dicembre.

Nella rapina di dicembre, due uomini entravano all’interno dell’istituto bancario armati di taglierino e dopo aver minacciato clienti ed impiegati, si facevano consegnare la somma di 20mila euro in contanti, per poi darsi alla fuga dall’uscita di emergenza.

In quella circostanza i carabinieri avevano acquisito le immagini di videosorveglianza della banca dalle quali era possibile notare un uomo, poi identificato, che si introduceva, ancora a volto scoperto, nella “bussola” antistante la banca e solo in un secondo momento si travisava con un passamontagna. Subito dopo sopraggiungeva un complice già travisato che, brandendo il taglierino, dava manforte al primo rapinatore.

Nel secondo episodio, due individui a volto coperto entravano nuovamente nella banca sempre armati di taglierino. In questa circostanza le telecamere inquadravano in maniera chiara l’arma impugnata che aveva il manico di colore giallo, particolare poi risultato prezioso per le indagini. Durante la rapina, il primo malvivente entrato scavalcava il bancone dei dipendenti e si faceva consegnare circa 8mila euro in contanti che riponeva in un sacchetto di plastica. Poi, sempre minacciando gli impiegati, ordinava di bloccare la bussola di ingresso permettendo anche al secondo complice di entrare. Terminata la rapina, i due si dileguavano sempre dall’uscita di emergenza.

In questo secondo episodio, l’acquisizione delle immagini permetteva di raccogliere numerosi elementi utili per identificare i malviventi. Infatti, dall’analisi delle immagini emergeva che i due individui sopraggiungevano nei pressi della banca a bordo di una Fiat Stilo poi risultata provento di furto, che parcheggiavano a ridosso del loro obiettivo. Poi, subito dopo la rapina, gli stessi, usciti dalla banca, si toglievano il passamontagna e l’immagine dei loro volti veniva quindi nuovamente catturata dalle telecamere e si poteva così vedere che uno dei due rapinatori, era lo stesso ripreso durante la precedente rapina, mentre il secondo verrà poi identificato dai carabinieri poiché già conosciuto anch’egli per pregresse vicende giudiziarie.

I militari dell’Arma iniziavano, quindi, a ricercare altri sistemi di video sorveglianza lungo il tragitto di fuga intrapreso dai malviventi con l’intento di verificare la direzione presa dagli stessi e per accertare se, allontanandosi dal centro abitato, avessero utilizzato una macchina “pulita” con l’ausilio di qualche complice. E individuavano una telecamera di un esercizio commerciale che aveva ripreso i rapinatori nel momento in cui lasciavano l’auto rubata, usata per commettere la rapina, e salire su una Ford Mondeo intestata ad una società di noleggio. Dalle immagini emergeva che all’arrivo dei due rapinatori la macchina era già in moto con un uomo seduto a lato guida, pronto per la fuga. Veniva quindi estrapolata la targa del mezzo e con successivi accertamenti era possibile risalire all’identità del noleggiatore, terzo complice di quest’ultimo reato. A seguito di una perquisizione effettuata proprio a bordo della macchina “pulita”, è stato rinvenuto il taglierino di colore giallo usato durante le fasi della rapina.

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