Mafia, 27 arresti a Palermo: c’è anche un consigliere comunale

di Redazione

Palermo – Sono 27 le persone arrestate a Palermo da carabinieri, polizia di Stato e Guardia di Finanza nell’operazione da loro chiamata “Apocalisse 2”, scattata anche dopo le denunce di 14 vittime di estorsione. Il provvedimento cautelare, emesso dal gip Luigi Petrucci, riguarda esponenti dei mandamenti mafiosi di Resuttana e San Lorenzo, già colpiti il 23 giugno scorso con 95 arresti nel primo segmento dell’operazione “Apocalisse”. I reati contestati sono: associazione mafiosa, estorsioni e rapine.

In cella, per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, è finito anche un consigliere del comune di Palermo. Ventidue delle persone arrestate erano già detenute per altre indagini, in maggioranza per la prima tranche di “Apocalisse”.

Il consigliere arrestato è Giuseppe Faraone, 69 anni, ex esponente del centrodestra ora passato alla lista del governatore Crocetta Il Megafono, accusato di concorso in tentata estorsione: avrebbe chiesto soldi a un imprenditore per conto dei boss. Ex deputato regionale e poi assessore provinciale, Faraone è stato esponente dell’Udc e si è candidato con la lista Amo Palermo al consiglio comunale prima di approdare al Megafono, risultando nel 2012 il primo dei non eletti al parlamento siciliano con 2.085 voti.

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha disposto, d’intesa con il segretario generale, l’adozione di ogni provvedimento a carico del consigliere comunale Giuseppe Faraone. Il sindaco ha anche disposto che l’avvocatura comunale provveda alla costituzione di parte civile nel procedimento che è appena iniziato. “L’inchiesta antimafia contro alcuni clan palermitani,- afferma una nota di palazzo delle Aquile – per fatti che risultano estranei all’attività dell’amministrazione comunale, hanno visto l’importante collaborazione dei cittadini.”

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