Colpi di kalashnikov a Marsiglia, bloccato quartiere

di Redazione

Marsiglia – Un quartiere di Marsiglia, la Castellane, in Francia, è stato totalmente bloccato dopo che diversi testimoni hanno parlato di uomini incappucciati che avrebbero “sparato in aria” col kalashnikov: è quanto scrive il sito internet di La Provence.

Secondo il giornale francese, “una quarantina di agenti si sono posizionati nella rotatoria del Grand Littoral di Marsiglia, dopo che diversi testimoni hanno allertato la polizia sulla presenza di uomini incappucciati che sparano in aria con i kalashnikov”. Il personale e gli studenti di un “asilo nido del quartiere sono stati evacuati verso un edificio più sicuro”, riferisce sempre La Provence.

In base alle prime informazioni circolate, l’episodio sembrerebbe legato a un regolamento di conti tra bande e non avrebbe quindi una matrice terroristica. Sul posto sono giunte anche le teste di cuoio francesi. A dirigere le operazioni, è il direttore per la sicurezza pubblica, Pierre-Marie Bourniquel che, meno di un’ora fa, mentre perlustrava la zona con una squadra del pronto intervento, ha sentito una raffica di colpi di kalashnikov, a poche decine di metri dall’auto su cui viaggiava.

Nel pomeriggio è atteso in città il premier francese Manuel Valls, insieme al ministro degli Interni Bernard Cazeneuve, ed alla collega dell’Educazione, Najat Vallaud-Belkacem.

“C’erano Almeno cinque individui in divisa militare armati con almeno due kalashnikov ha riferito Jean-Marie Allemand, sindacalista della polizia di Marsiglia, intervistato da I-Télé – Al 90% è una questione legata al traffico di droga. Non penso sia una sfida lanciata allo Stato, ma succede spesso quando ci sono visite importanti”.

“Giovani armati hanno sparato sulle auto della polizia che stavano perlustrando la zona – ha detto Samia Ghali, senatrice socialista delle Bouches-du-Rhone – Sono giovani senza scrupoli, probabilmente legati al traffico di droga”, ha spiegato la senatrice, chiedendo al premier di non cancellare la visita di oggi. “Lo Stato non può cedere davanti a queste violenze, sarebbe un fallimento”, ha aggiunto.

Henri Jibrayel, deputato delle Bouches-du-Rhone, ha dichiarato: “Bisogna fare in modo che le armi non entrano più nei nostri quartieri. La situazione attuale non è accettabile”.

I criminali, probabilmente sorpresi mentre stavano per colpire una gang rivale, hanno sparato contro alcune auto della polizia senza provocare feriti.

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