Bergamo: truffa ai danni del servizio sanitario nazionale, 2 denunce

di Stefania Arpaia

Bergamo – Utilizzavano semplici auto o furgoni, sprovvisti delle dotazioni sanitarie minime necessarie, piuttosto che ambulanze per il trasporto di malati.

Si trattava di persone che necessitavano di dialisi e che venivano trasportate su mezzi a 5 posti. E’ accaduto a Bergamo dove i trasportatori si facevano pagare dal Servizio sanitario nazionale come se avessero guidato ambulanze e come se, invece di gruppi, avessero condotto persone singole.

La truffa avrebbe fruttato centinaia di migliaia di euro alle due onlus della città che si erano aggiudicate la convenzione per il trasporto dei pazienti nefropatici negli ospedali della zona. Due le denunce effettuate ai danni delle associazioni. Le convenzioni stipulate con l’Asl di Bergamo imponevano che le aziende aggiudicatrici del servizio trasportassero i dializzati in ambulanza uno per volta o, in certi casi, al massimo in due, e invece spesso venivano trasportati quattro o cinque pazienti.

La frode è stata scoperta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo, dopo un anno di indagini. Le fiamme gialle hanno sequestrato conti correnti, mezzi e immobili per un ammontare di 800mila euro.

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