Vergogna Asi: a tappare le buche interviene il privato

di Antonio Taglialatela

Gricignano – Un ente inutile, o meglio utile solo per spartizioni di stipendi che, come accaduto di recente, sono culminate in faide politiche e, addirittura, aggressioni fisiche tra gli aspiranti “poltronisti”, molti provenienti dai gironi dei “trombati” della politica casertana (quelli che, per farvela breve, sono sul viale del tramonto o non racimolano manco i voti per essere eletti nei propri territori) o dei “comparielli” di questo o di quell’altro parlamentare o amministratore locale.

Questo è il consorzio industriale Asi di Caserta. Per il resto a cosa serve? Forse ad essere responsabile di danni materiali o, addirittura, di concorso in omicidio colposo. Considerazione esagerata? Dipende dai punti di vista. Prendiamo come riferimento la strada consortile che dal cavalcavia della statale – situato all’incrocio di “Casignano” tra Gricignano, Carinaro e Teverola – porta fino alla stazione di Gricignano, proseguendo per la biforcazione che conduce a Marcianise.

Una strada trafficatissima, utilizzata ogni giorno da migliaia di automobilisti e camionisti che si recano al lavoro nelle numerose aziende dell’area industriale o per raggiungere Caserta, Marcianise e la zona dei grandi centri commerciali. Ciò nonostante l’arteria è carente di segnaletica orizzontale e verticale – pur con la presenza di due tornanti pericolosi (chi di queste parti non conosce almeno un episodio di gente andata, come si suol dire, “a fuosso”!) – di illuminazione e di manutenzione del manto d’asfalto. Nei periodi di pioggia sulla carreggiata si aprono, a macchia, delle buche enormi, veri e propri “crateri”, dove incappano moltissime vetture, subendo danni anche ingenti. Ma il vero pericolo è costituito dai tanti automobilisti che, per evitare le buche, “zigzagano” lungo la strada, invadendo la corsia (“immaginaria” ovviamente, perché non ci sono strisce) e, dunque, comportando il rischio di incidenti frontali.

E chi dovrebbe intervenire? L’Asi naturalmente, che è responsabile della manutenzione della strada. Invece niente. A metterci qualche “toppa”, nel vero senso della parola, ci pensano il Comune di Gricignano e la Provincia, pur non essendo competenti, costretti quasi a commettere una “illegalità” per salvaguardare l’incolumità delle persone. “I soldi per asfaltare la strada non ci sono, l’Asi è in crisi finanziaria”, si è sempre detto. E allora perché non sopprimerlo sto consorzio visto che è “moribondo”? In tal modo la manutenzione passerebbe al Comune e, a proposito di tagli, spending review ed enti inutili, verrebbero eliminati un bel po’ di sprechi derivanti dagli stipendi del cda dell’Ente.

Una situazione resa ancor più paradossale dall’intervento di un privato. Martedì mattina, infatti, mentre gli addetti della Provincia stavano rattoppando un tratto di strada, altri operai erano impegnati ad asfaltare un altro tratto. Chi erano? Quelli pagati dal proprietario dell’azienda “Frigo Caserta”, esasperato, come gran parte dei cittadini, non solo di Gricignano ma di tutto il comprensorio, per la vergogna a cui deve assistere, e che deve subire, quotidianamente. Vergogna che dovrebbero provare i “piani alti” dell’Asi.

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