Protezione Civile, Dell’Aprovitola: “Infondate accuse di Magurno”

di Emma Zampella

Carinaro –  “È inappropriato, irresponsabile e inconcludente denunciare il presunto immobilismo, da parte dell’amministrazione comunale, nei confronti dell’operato svolto dalle associazioni e dagli organismi di volontariato presenti sul territorio carinarese”. Usa lo stesso campo semantico il sindaco, Annamaria Dell’Aprovitola, per rispondere alla denuncia di inefficienza da parte dell’amministrazione mossa dal delegato della Protezione civile, Francesco Magurno.

L’insinuazione mossa dal volontario, contenuta in una missiva inviata alla redazione, ha come oggetto la convenzione stipulata tra il comune di Carinaro e la Protezione Civile. Nello specifico, Magurno asserisce che “tale convenzione dovrebbe portare in dote all’associazione, che con i suoi volontari, i suoi mezzi e attrezzature svolgono un servizio alla cittadinanza 365 giorni l’anno, un contributo rimborso spese di 4mila euro annui, ma non si sa perché questo rimborso non supera mai i 2 500 euro”.

Una dichiarazione che, ad avviso del primo cittadino, possiede al suo interno una serie di inesattezze. In primo luogo, carta alla mano, si comprende bene che tali 4 mila euro, cui ci si riferisce, altro non sono che il limite massimo che il Comune può erogare a tale associazione a seguito dalle prestazioni di cui l’ente ha usufruito. Quindi, in sostanza, il Comune non è assolutamente obbligato a versare la cifra “richiesta”, in quanto il rimborso spese è erogato alla protezione civile solo a seguito del servizio messo in opera. Laddove il Comune debba versare un contributo alla protezione civile svincolato dagli accordi presi, si tratterebbe in questo caso di un caso differente rispetto a quello illustrato da Magurno.

Inoltre, stando alle bolle e alle ricevute opportunamente custodite negli uffici dell’ente comunale, si evince come i pagamenti, per le prestazioni di cui tale comune e la popolazioni hanno usufruito, siano stati espletati, così come impone il tariffario sottoscritto dagli stessi volontari.  In un altro passo della lettera diffusa a mezzo stampa, il membro della protezione civile continua affermando che le spese delle attrezzature usate dall’associazione sono tutte a carico della stessa e che i suoi volontari, per svolgere il proprio servizio, mettono “a disposizione il loro tempo libero”, “sacrificando la famiglia e rischiando di perdere il posto di lavoro”.

Altra contraddizione di Magurno sottolineata dal sindaco è che, nonostante “l’inefficiente lavoro” della macchina amministrativa carinarese, lui continui a reclutare “persone valide e motivate che hanno voglia di collaborare e di mettersi a servizio della cittadinanza”. Una richiesta di offerta che è stata espressa attraverso i social media ma che è strettamente correlata al nucleo operativo di Carinaro. Perché dunque continuare a chiedere volontari se essi possono poi rischiare il proprio posto di lavoro? Perché continuare a richiedere volontari se la gestione stessa dell’associazione della protezione civile è compromessa dall’inadempienza degli obblighi economici dell’ente comunale? Un punto è stato poi non chiarito dal membro della protezione civile: quali sono “i rischi inutili” che avrebbero potuto minare la popolazione, non adeguatamente salvaguardata dall’opera di prevenzione, informazione che la protezione civile vorrebbe condurre sul territorio carinarese?

Insomma, trattandosi di “volontariato”, l’opera svolta dalla Protezione civile dovrebbe essere esente da richieste inappropriate ed inopportune nei confronti dell’ente. Per tanto, forse, la protezione civile, rappresentata in questo caso nella figura di Francesco Magurno, non sarebbe tenuta a scaraventare le conseguenze di un operato non fruttifero nei confronti dell’ente comunale, ma verso altri soggetti.

Il primo cittadino dal canto suo dichiara: “Per quanto attiene al polverone, inutile ma mediatico, sollevato dal signor Magurno, posso solo constatare che si tratta di un mero e vano tentativo di esibizionismo personale. Le sue dichiarazioni sono infondate, così come non pertinenti e non veritiere sono le informazioni riportate dallo stesso. Tengo solo a rincuorare i miei cittadini che laddove ci sia un bisogno e la necessità di supportare l’operato delle associazioni presenti sul territorio, questa amministrazione è pronta a farlo, stando però nei limiti delle possibilità economiche dell’ente, ma rispettando soprattutto le convenzioni stipulate con tali organismi”.

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