L’agro aversano “terminale” del traffico di sigarette

di Nicola Rosselli

Aversa – Traffico di bionde: terminale l’Agro Aversano. Uno dei terminali del traffico internazionale di sigarette era l’agro aversano e l’hinterland napoletano. Qui, infatti, sono stati effettuati, in collaborazione con le Fiamme Gialle di Aversa, guidate dal maggiore Danilo Toma, e Caserta numerosi sequestri e arresti. Ma il bilancio complessivo riguarda sei anni di indagini su tutto il territorio nazionale, sfociate nelle operazioni «Alarico1» e «Niedermann2», attraverso le quali la Guardia di Finanza di Trento ha smantellato cinque organizzazioni criminali italiane e straniere, interrelate tra loro nel contrabbando internazionale di sigarette dall’Est Europa e dalla Grecia. Una rete internazionale che vedeva l’Agro come territorio di diffusione attraverso la vendita capillare che avviene non solo in strada, ma anche in molti bar o altri esercizi pubblici.

Le Fiamme Gialle Trentine hanno posto fine ad un vasto traffico di 106 tonnellate di sigarette. Una quantità incredibile, circa 530mila «stecche», pari ad oltre 5 milioni di pacchetti, del valore al dettaglio di 27 milioni di euro, con un danno all’Erario accertato per quasi 21 milioni di euro, per Iva, imposte di consumo e dazi doganali evasi, nonché sanzioni elevate per 2,5miliardi. Nel corso delle indagini, in flagranza di reato, sono stati effettuati 88 arresti, sequestrati 16,5 tonnellate di sigarette e 60 mezzi di trasporto, del valore di quasi un milione di euro, oltre ad un magazzino e materiale «di copertura» per alcune centinaia di migliaia di euro.

All’esito delle indagini, sono state denunciate complessivamente 301 persone di nazionalità italiana, greca, tedesca, russa, ucraina, polacca, moldava, kazaka, bulgara, magiara, lettone, lituana, argentina, rumena e slovacca. Tra gli arrestati a suo tempo, capo di una delle consorterie estere, anche un ucraino di 2,20 metri, ex campione di pallamano. Il reato contestato è quello di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi, aggravata dalla misura transnazionale dei delitti.

Le investigazioni, avviate nel 2008 con l’operazione Alarico e proseguite, dalla metà del 2010, con l’operazione Niedermann, sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Trento e condotte dagli uomini dell’unità specialistica del Gico della Guardia di Finanza di Trento in collaborazione con la Polizia Doganale di Dresda e la Direzione Nazionale dell’Intelligence e delle Indagini Doganali di Parigi, grazie ad una costante azione di raccordo e coordinamento internazionale svolta dal II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza.

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