Giusy Pascarella lascia Forza Italia

di Redazione

MaddaloniDopo anni di attivismo, sono arrivata, oggi, ad una scelta, maturata con riflessione nel corso di questi ultimi mesi. È una decisione molto sofferta, non semplice da prendere per chi, come me, ha iniziato il proprio percorso nel lontano ‘98 in questo partito e ha basato i propri principi su quelli su cui si fonda ancora oggi la leadership di Silvio Berlusconi: libertà e democrazia.

Nell’ultimo anno non ho trovato sponda nella gestione del partito, sia per quanto riguarda la segreteria provinciale che quella regionale. Forza Italia ha sempre combattuto una battaglia politica, in prima linea e in mezzo alla gente, che ci ha premiati con un consenso sempre crescente. Nel nostro territorio abbiamo contribuito in maniera significativa all’affermazione del centrodestra in Campania. In questo anno e mezzo la nostra amministrazione, che ricordo essere di centrodestra con un sindaco di FI, ha avuto problematiche importanti da affrontare e non ricordo momenti in cui abbiamo mai sentito la vicinanza dei vertici provinciali e regionali di Forza Italia.

Credo sia finito il tempo in cui considerare i simpatizzanti forzisti utili solo a “riempire gli autobus e le sale” per partecipare alle convention in tutta Italia. Negli ultimi tempi, anche attraverso comunicati stampa e riunioni con i vertici, avevamo chiesto che il partito desse un segnale di rinnovamento e che le decisioni venissero condivise e non calate dall’alto. Questo non è avvenuto. Anzi, tutto è già avvenuto, con una logica di spartizione che guarda solo gli interessi personali. Dalla segreteria provinciale e regionale solo silenzio, alternato, a detta di “chi conta”, che i dissensi sono come una naturale epurazione. E intanto continua l’emorragia di consensi in Forza Italia, attestata anche dagli ultimi sondaggi e risultati elettorali.

Alla luce di tutto ciò ho compreso che è inutile proseguire un percorso che non guarda al territorio. In questi ultimi anni non si è dato luogo ad alcun dibattito interno, non si è data voce alle tante istanze della base e dei tanti amministratori locali scontenti dell’azione politica che il partito ha inteso intraprendere da qualche anno a questa parte.

 Continui litigi tra i partiti della coalizione, continui attacchi sugli organi di stampa, continue destabilizzazioni all’interno delle amministrazioni da noi governate, da coloro i quali fanno parte invece della stessa forza politica.

La comunità politica e umana di questo partito non discute da anni, non si confronta in dibattiti interni agli organi di partito e viene convocata solo per le passerelle e gli “ordini di servizio” dettati dai vertici che hanno la pretesa di decidere su tutto senza passare per un confronto con chi, del partito è anima e sostanza.

Non vi è una discussione né tantomeno un confronto sui temi e sulle azioni politiche da intraprendere. Non una strategia condivisa, almeno con i quadri intermedi ma solo ordini da eseguire senza discutere e confrontarsi. Ho ascoltato, agli stati generali di FI, ancora una volta, la solita filastrocca che, con la fase congressuale, ci sarà un cambiamento ma attualmente non ci sono stati segnali di cambio di passo e si sta continuando ad avere una visione verticistica che vuole avere, esclusivamente, una platea muta ed obbediente.

Si professa la meritocrazia ma si applica “il si salvi chi può “. Si decanta la collegialità ma le decisioni vengono prese sempre e solo da un ristrettissimo numero di persone, nominate e non elette. Siamo ormai diventati una comunità politica imbavagliata alla quale non si dà la possibilità di discutere. Questo sistema di cose non si addice al mio modo di vedere la politica e al mio carattere. Non ritengo ci siano più le condizioni affinché io possa continuare a far parte di FI.

Ringrazio il mio gruppo consiliare nelle persone del vicecapogruppo Dora Caturano e i consiglieri Giuseppe Carfora e Giuseppe Magliocca per avermi sempre supportato e sopportato. Ci siamo incontrati e, seppur dispiaciuti, hanno ampiamente appoggiato e capito le motivazioni che mi hanno portato alla decisione di lasciare il partito e il gruppo consiliare di FI.

Confluirò nel gruppo misto, rimanendo in questa maggioranza in cui sono stata eletta e di cui condivido le linee programmatiche e l’attività del sindaco Rosa de Lucia a cui va la mia stima e la mia vicinanza per tutte le vicissitudini che sta subendo come primo cittadino. La mia lealtà, dimostrata fino ad oggi, continuerà ad essere la stessa, fino alla fine del suo mandato. Valuterò con calma quali saranno gli scenari futuri, alla luce di un quadro politico caotico anche a livello nazionale.

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