Cure primarie in Campania, rivoluzione nel sistema assistenziale

di Redazione

Napoli – Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, e i presidenti degli Ordini dei Medici delle cinque province regionali hanno illustrato la riforma strutturale che punterà a rivoluzionare l’organizzazione delle cure primarie sul territorio, introducendo nuovi presidi sanitari.

Non più soltanto ospedali e pronto soccorso: il riordino del sistema assistenziale prevede l’istituzione di circa 250 Unità Complesse di Cure Primarie (Uccp), strutture dotate di ambulatorio infermieristico, aperte tutti i giorni della settimana, 24 ore su 24, presso le quali sarà operativo il personale medico già in convenzione (come i medici di famiglia) e personale specializzato.

Un’altra importante novità riguarda l’attivazione degli Ospedali di Comunità, operanti in continuità con le Uccp, che consentiranno, tra l’altro, il ricovero dei pazienti dimessi dall’ospedale che non hanno possibilità di accedere ad altre tipologie assistenziali.

Una riorganizzazione del sistema assistenziale che fa leva soprattutto sull’aspetto dell’adeguatezza delle cure, garantendo un’effettiva presa in carico dei pazienti, nonché sulla razionalizzazione della rete sanitaria: i “codici verdi”, cioè i pazienti meno gravi, potranno rivolgersi alle nuove strutture, decongestionando i reparti d’emergenza degli ospedali.

Le nuove unità, che saranno operative entro sessanta giorni, dovranno essere sostenute con un investimento iniziale di alcune decine di milioni di euro: risorse che il governatore Caldoro si aspetta vengano sbloccate in seguito al risanamento dei conti del settore sanitario: “Con un anno di anticipo – ha sottolineato Caldoro – la Regione Campania ha chiuso in ordine i propri bilanci relativi al piano di rientro, e quell’avanzo certificato lo utilizziamo per investire nel sistema sanitario”.

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