Cineclub al Vittoria, terzo ciclo tra “Big Eyes” e “Whiplash”

di Gaetano Bencivenga

Aversa – Sarà “Big Eyes”, dal 2 al 4 marzo, ultima fatica del folletto della Settima Arte a stelle e strisce Tim Burton, a inaugurare il terzo ciclo del Cineclub al Vittoria di Aversa.

La rassegna, approntata con la solita attenzione alle opere di qualità da Ermanno Russo, propone titoli di notevole interesse capace di coinvolgere un pubblico sempre più eterogeneo. La colorata e luminosa pellicola di Burton, alquanto insolita all’interno della sua produzione prevalentemente “dark”, è un delizioso “biopic” sull’arte e la creatività della pittrice Margaret Keane, ancora vivente, che tra gli anni Cinquanta e Sessanta conobbe enorme fama e successo. I suoi singolari quadri, che ritraggono figure dagli occhi enormi, furono però al centro di uno dei casi di “furto d’identità” più eclatanti della Storia dell’Arte contemporanea planetaria. Il suo secondo marito Cristopher, infatti, si spacciò per lungo tempo come l’autore delle opere della moglie, dando origine a un inevitabile scandalo con conseguenze legali. Nei ruoli principali Amy Adams, insignita del Golden Globe per la migliore attrice di commedia,  e il premio Oscar Christoph Waltz.

L’11 marzo toccherà al francese “Gemma Bovery” di Anne Fontaine sorprendere gli spettatori per la grazia e la levità del tocco nel riaggiornare l’epopea romantica di “Madame Bovary” in un ambiente bucolico e con toni decisamente più leggeri rispetto al romanzo originario firmato da Gustave Flaubert.

Il 18 marzo sarà la volta del nostrano “Qui” diretto da Daniele Gaglianone, che interverrà in sala per incontrare gli spettatori al termine di ogni proiezione al fine di illustrare il suo docufilm ambientato in Val di Susa e impegnato a spiegare le ragioni della lotta anti Tav. Aria di passione e perfezione tipicamente britanniche si respira nel musicale “Jimmy’s Hall” di Ken Loach in programma il 25 e il 26 marzo. Una solare trama d’amore e libertà ambientata agli inizi degli anni Trenta, dieci anni dopo la fine della guerra civile anglo-irlandese. Sullo sfondo della rievocazione storica, la vicenda della riapertura di una sala da ballo, che l’entusiasta Jimmy, rientrato in Irlanda dall’esilio americano, intende riportare in auge per regalare un po’ di allegria ai suoi compatrioti piegati dall’esperienza bellica.

A seguire l’1 e 2 aprile l’israeliano “Viviane” di Ronit  e Schlomi Elkabetz, che narra con stile deciso il duro percorso di una donna capace di affrancarsi da una situazione di soggezione familiare grazie a un doloroso , ma agognato, divorzio.

Infine, il 14 e 15 aprile il celebrato statunitense “Whiplash” di Damien Chazelle, candidato a cinque Oscar e vincitore del Sundance Festival. Il coprotagonista J. K. Simmons.,  trionfatore in tutte le premiazioni della stagione, veste i panni di un violento direttore d’orchestra che ha un rapporto piuttosto controverso con un giovane allievo del Conservatorio di Manhattan, attratto nonostante tutto dal severo atteggiamento del mentore.

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