Casa delle Arti, gli “Indubstry” in concerto

di Redazione

Succivo – Alla Casa delle Arti di Succivo, sabato 7 marzo, alle ore 21.30, le associazioni culturali ArtiSticàMente e Spaccio Culturale Arci Succivo, in collaborazione con l’agenzia di booking Clap Hands,  invitano ad una serata di musica live, ad ingresso gratuito e con eventuale tesseramento per il 2015.

Ci saranno gli Indubstry, band campana attiva dal febbraio del 2010 e che ricerca nel Dub la chiave di lettura. Melodie roots su fiumi di jungle, atmosfere cupe lacerate da chitarre affilate, muri elettronici piegati al volere del basso.

Dopo aver partecipato a tutti i più importanti festival reggae e dub, a Marzo 2012 esce, per l’etichetta Suonivisioni ,“Push” l’album di esordio degli Indubstry, con la produzione artistica di Madaski (Africa Unite). Il 10 dicembre 2012 esce il videoclip del primo singolo “Rasta Soldiers” con il featuring di Marcello Coleman. Nello stesso mese vengono chiamati dai 99 Posse ad aprire i concerti del loro Tour campano. Nel 2013 escono altri due videoclip, dei brani “Asse Mediano” e “Tools”.

Gli Indubstry hanno fino ad oggi condiviso il palco, oltre che con i 99 Posse, con Manu Chao, Asiandub Foundation, Aprhodite, Ln Ripley, Subsonica, Nobraino ed hanno inoltre partecipato a festival nazionali ed internazionali.

Nella sala Expo, ospiteremo il progetto culturale “FGN”, acronimo di Futura Grumo Nevano, nato da un’idea di Gennaro Varavallo che punta ad ampliare e potenziare la capacità collettiva di leggere le complesse dinamiche organizzative e gestionali in merito al bene pubblico. FGN è ideatore e promotore del progetto fotografico Inspiro Il teatro della memoria, accentrato sul Monte Parolisi Cristiano, luogo culturale e sociale della città di Grumo Nevano, inagibile ormai da vent’anni ma che oggi rientranel piano di riqualificazione del centro storico attuato dal Comune.

Il reportage fotografico di Maria Anna Catalano, laureata presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, docente di Progettazione Grafica e Fotografia, si erge a ponte tra un irridente vissuto ormai dimenticato e l’imminente rinascita. Attraverso un inatteso tripudio di colori,l’intento è quello di rivelare le tracce di vitalità che il tempo ha lasciato sulle pareti dell’edificio valorizzando l’originalità dell’architettura.

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