Bike Sharing, l’opposizione si rivolge a Cantone

di Antonio Arduino

Aversa – I consiglieri “dissidenti” si apprestano a trasmettere ancora una denuncia per segnalare quella che considerano una anomalia decisionale dell’amministrazione che opererebbe ignorando le norme del Codice degli Appalti.

Questa volta il destinatario della denuncia è Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Oggetto della segnalazione è una determina dirigenziale che avrebbe affidato a due tecnici distinti, presi della specifica short list comunale, gli incarichi di direzione dei lavori e di responsabile della sicurezza nella realizzazione del progetto di bike sharing da concretizzare in città con il finanziamento del programma Più Europa “Le norme fissate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, sulla base dell’articolo 127 del dpr 554 del 1999, prevedono – spiega il consigliere di Forza Italia Michele Galluccio – che si debba affidare ad un unico tecnico l’incarico di direzione dei lavori e quello di responsabile della sicurezza”.

“Questo, come recita la norma, allo scopo – continua Galluccio – di concentrare gli atti di competenza del direttore dei lavori in un unico soggetto ai fini della certezza e celerità dell’azione amministrativa”.

“Nel caso del progetto bike sharing non si è fatto così perché – afferma il consigliere – sono stati incaricati due diversi tecnici prendendone i nominativi dall’elenco depositato in Comune, la cosiddetta short list, dalla quale si può attingere direttamente solo quando l’affidamento non supera i 40 mila euro. Se l’importo supera quel tetto occorre effettuare una gara, un bando di concorso per l’affidamento degli incarichi”. “Cosa che non è stata fatta in questo caso perché prevedendo l’affidamento di incarichi distinti si scende sotto la soglia e si può attingere dalla short list” aggiunge Galluccio, ricordando, inoltre, che, sulla base delle norme fissate dal Codice degli Appalti, l’affidamento dell’incarico tecnico dovrebbe avvenire prima o, al pià, contemporaneamente alla gara d’appalto.

“Tutto questo non è avvenuto. Di conseguenza il gruppo definito dei dissidenti chiederà spiegazioni innanzitutto al funzionario comunale responsabile del settore. Poi, se i chiarimenti non dovessero arrivare, come è già accaduto in altre occasioni, trasmetteremo al presidente Cantone i nostri dubbi insieme a quelli relativi all’affidamento dell’incarico di progettazione della ristrutturazione di piazza Marconi che, a nostro parere, presenta molte zone d’ombra”, conclude Galluccio.

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