Innovazione, accordo tra Procura di Napoli e Università Federico II

di Redazione

Napoli – Spazierà dall’analisi tossicologica avanzata alla semplificazione alla modernizzazione e all’ottimizzazione dei processi di lavoro e delle attività degli uffici giudiziari della Procura di Napoli l’intervento dell’Ateneo federiciano previsto nell’ambito di un nuovo protocollo d’intesa.

Mercoledì 4 febbraio è stato firmato dal procuratore Giovanni Colangelo e dal rettore Gaetano Manfredi, alla presenza del procuratore della Dda di Napoli, Giuseppe Borrelli, l’accordo quadro tra l’Università degli Studi di Napoli Federico II e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.

L’accordo prevede che le due istituzioni congiuntamente individueranno attività di ricerca applicata finalizzate alla valorizzazione dei processi di innovazione tecnologica e di semplificazione e modernizzazione dei processi di lavoro degli uffici giudiziari.

La firma è avvenuta nel corso di una conferenza stampa nella sede del Rettorato della Federico II, in corso Umberto I, a Napoli.

L’accordo quadro rinnova l’efficace e proficua collaborazione tra la Procura della Repubblica di Napoli e l’Università Federico II che si muove in una moderna logica di rapporto pubblico/pubblico.

La cooperazione tra le due Istituzioni, infatti, consente di migliorare la qualità dei servizi e di ridurre i costi di funzionamento dell’organizzazione degli uffici della giustizia, facendo fronte alla crisi di risorse umane, finanziarie e tecnologiche disponibili nell’amministrazione giudiziaria, e consente all’università di interpretare la propria ‘mission’ anche in un’ottica di partenariato sul territorio e per il territorio.

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