Procurato aborto all’ex compagna, Massimo Di Cataldo è innocente

di Emma Zampella

Una battaglia legale senza fine quella che continua a consumarsi tra Massimo Di Cataldo e l’ex compagna, la visual Anna Laura Millacci. Dopo mesi di lontananza e separazione, i due si sono rivisti, mercoledì, nelle aule del tribunale. Tra i due ex innamorati il gelo e l’indifferenza. “Ha distrutto la mia carriera, la mia vita” è stato il commento del cantante a seguito delle decisioni del giudice. Per la giustizia italiana infatti, Di Cataldo è risultato innocenti dalle accuse di maltrattamenti della sua ex compagna.

La donna, qualche mese fa,  aveva pubblicato su Facebook una foto in cui la sua faccia aveva segni evidenti di percosse e aveva attribuito al cantante la causa del suo aborto. Accusa dalla quale ieri Di Cataldo è stato prosciolto mentre per i maltrattamenti è stata chiesta l’archiviazione, a cui la Milacci si è opposta. All’opposizione della richiesta di archiviazione presentata dall’ex compagna, Di Cataldo ha risposto con un nuovo sollecito: farla incriminare per simulazione di reato e calunnia.

Il legale del cantante, Daniele Bocciolini, ha depositato quindi una perizia fotografica dove non si esclude il falso. “Non c’è compatibilità tra le tracce ematiche presenti sul volto e le riferite percosse” è stata la conclusione dei due consulenti forensi nominati dalla difesa del cantante. Dalla sequenza cronologica delle foto estratte dal telefonino della signora Millacci risulterebbero, infatti, degli scatti sospetti.

Subito dopo l’ora della presunta aggressione il volto era pulito, mentre su delle foto scattate un’ora e mezza dopo inizierebbero a comparire delle macchie di sangue. La sera stessa poi la Millacci, come è stato ricordato in aula, era stata fotografata durante una festa, sorridente e apparentemente priva di segni.

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