Egitto, jihadisti attaccano Sinai con razzi e autobombe: 25 morti

di Stefania Arpaia

Il Cairo – E’ di 25 morti e 40 feriti il bilancio delle vittime dell’attentato jihadista compiuto ai danni dell’Egitto. 

Un susseguirsi di attacchi, tra razzi, colpi di mortaio e un’autobomba, avrebbero provocato la morte per lo più di forze di sicurezza egiziane, ma fonti locali riferiscono che negli attentati avrebbero perso la vita anche 3 civili.

Colpita la zona del Sinai settentrionale. Gli attacchi si sono svolti in rapida successione in tre centri della regione, colpendo una base militare, il quartier generale della polizia e un complesso residenziale delle forze dell’ordine. Coinvolti anche un museo, la redazione di un giornale governativo e svariati posti di blocco. 

Ancora non confermata la notizia della morte di due bambini durante gli scontri. 

Autorità locali avrebbero riferito di varie sparatorie verificatesi tra polizia e militanti islamisti.

Nello specifico è stata colpita Sheikh Zuwaid, dove risultano essere stati centrati una decina di obiettivi, oltre alle località di Arish e della parte egiziana di Rafah, al confine con la striscia di Gaza.

Gli attacchi vengono attribuiti ai jihadisti di “Ansar Beit al-Maqdis”, i “Partigiani di Gerusalemme”, il principale gruppo jihadista egiziano basato nella penisola e da poco ribattezzatisi “Stato del Sinai” nel quadro di un’alleanza con l’Isis.

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