Benitez: “Juve-arbitri? Una volta Marotta e Allegri parlavano di sudditanza”

di Redazione

Napoli – C’è la Lazio, c’è la sfida per il terzo posto dell’Olimpico ma in evidenza, al Napoli, ci sono nuovamente le polemiche post-Juve. Il ko coi bianconeri, per come è maturato, lascia ancora tanta rabbia in Benitez: “Sapremo reagire, la sconfitta è stata metabilozzata. Però, giusto per chiudere, invito tutti ad andare su internet e vedere cosa dicevano Marotta, Allegri e Buffon quando non erano della Juve. Parlavano di sudditanza. Insomma, ci può stare”.

La squalifica di Britos apre le porte a Strinic? Mertens titolare? 

“Intanto è positiva la concorrenza nel gruppo. Alza il livello della squadra. Sulla fascia è ballottaggio tra Strinic e Mesto. Su Mertens posso dire che resta assolutamente qua: il nostro mercato in uscita è chiuso. In entrata si deve vedere: se c’è un’opportunità tutto può succedere. Questo per dire che il procuratore di Mertens può parlare fin che vuole ma io vado avanti col mio lavoro e il giocatore deve stare tranquillo”.

Metabolizzato il ko con la Juve? 

“Sì, certamente. Concentriamoci sulla Lazio, partita non fondamentale, non definitiva ma importante di certo. E poi chiudiamo anche la settimana di polemiche successive alla partita: però, per farlo, andiamo a mettere su Internet – per esempio – le parole chiave Buffon-Parma-Juve, Marotta-Sampdoria-Juve o Allegri-Muntari-Juve, è interessante quello che esce. Voglio dire che le cose cambiano ed è interessante vedere cosa pensavano allora degli arbitraggi contro la Juve quando non erano bianconeri. Insomma, ci può stare (sorride, ndr). Però andiamo avanti: dopo quella di domani avremo altre 19 partite per poter raggiungere i nostri obiettivi. Terzo posto? La Lazio sta facendo benissimo, noi abbiamo fiducia in noi stessi. Nel primo tempo con la Juventus non abbiamo giocato ai nostri livelli, mentre nella ripresa abbiamo giocato bene. Abbiamo fiducia nei nostri mezzi, andremo a Roma per vincere!”.

Come stanno Strinic e Gabbiadini? 

“Strinic sta meglio, mentre Gabbiadini che arrivava con una condizione fisica buona, posso dire che sta ancora meglio. Parlo tutti i giorni con lui e vedremo dove ci potrà aiutare maggiormente”.

Pensa che la sconfitta con la Juve non avrà lo stesso effetto negativo di quella con l’Athletic? 

“Reagire dopo la Juventus? Sicuramente! A Bilbao in occasione della Champions arrivammo a quella gara senza aver disputato prima gare ufficiali. Ora siamo cresciuti ed abbiamo più esperienza. Mi piace ripensare per esempio a Doha, a quella vittoria che ha ancora più valore per noi e per i nostri tifosi. 

Inler resta o parte? 

“Ad oggi, 17 gennaio, nessuno parte. Né lui né Jorginho: mancano venti partite in campionato e poi ci sono le partite di coppa. Inler e Jorginho sono due giocatori di massimo livello, nella scorsa stagione hanno giocato molto bene, io cerco sempre di creare un competizione tra i giocatori. Anche Mertens che ora sta giocando meno, avrà più spazio perchè ora inizierà un ciclo di partite che ci vedrà impegnato due volte a settimana. E’ positivo avere questi problemi di abbondanza. All’Olimpico dobbiamo dimostrare di essere all’altezza per conquistare il terzo posto, nelle ultime partite abbiamo giocato bene e lo dobbiamo confermare anche contro i biancocelesti che in avvio di gara potrebbe partire molto forte”.

Che squadra è la Lazio? 

“Tecnicamente sono forti e hanno anche tanta fisicità. Candreva? Giocatore molto pericoloso, dobbiamo essere molto attenti. Ma io devo pensare solo al Napoli. L’anno scorso avevamo Insigne, Pandev e Dzremaili che segnavano tanto. Quest’anno abbiamo più attaccanti che fanno la differenza, ma abbiamo meno facilità di andare in gol. Aspettiamo che arrivi il momento giusto. Ma in generale se facciamo come l’anno scorso arriviamo al terzo posto. Dobbiamo mantenere a galla la difesa e se continuiamo così la squadra sarà dove dev’essere, anche se è difficile. Il calcio italiano è molto complicato, si lavora molto tatticamente”.

Favorevole alla tecnologia in campo?

“Sì, può aiutare”.

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