S.Maria a Vico, De Lucia (Pd) contesta acquisti in settore Ambiente

di Redazione

Santa Maria a Vico – Ammonta a 70 mila euro la somma complessiva che l’ente comunale di Santa Maria a Vico ha accettato di impegnare per l’acquisto di veicoli e apparecchiature per il servizio Ambiente ed Ecologia. “Una scelta scellerata – la definisce il consigliere democratico Carmine De Lucia che torna a parlare di – “sperpero di denaro pubblico da parte dell’amministrazione targata Alfonso Piscitelli”. La spesa stimata aumenta poi di 15 mila euro se ad essa si aggiungono i costi per l’acquisto di 20 cestini gettacarte, disinfettante e insetticida, carburante per gli autoveicoli, contenitori carrellati per utenze commerciali e pattumiere antirandagismo.

La decisione della giunta di accettare la proposta dell’assessore all’Ambiente, Tancledo Balletta, è arrivata lo scorso 3 dicembre. Nella delibera si legge che la lettera dell’assessore al ramo è condivisa e ritenuta meritevole dai membri dell’esecutivo perché volta al miglioramento e al potenziamento di un servizio il “cui costo non graverà sulla collettività in quanto la spesa occorrente – stimata in circa 85 mila euro – è finanziata con una quota della polizza fideiussoria dell’importo di 184 mila euro, già incassata, attivata a seguito della risoluzione contrattuale con il precedente affidatario del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani e destinato proprio al miglioramento dell’ambiente”.

“I soldi della polizza fideiussoria che copriranno tali spese – osserva De Lucia – potevano servire a mitigare l’aumento della Tari, l’imposta sui rifiuti raddoppiata per i cittadini negli ultimi due anni. D’altronde era questa la richiesta dai circa 700 firmatari della petizione popolare di metà dicembre. Mi meraviglio che le doti di esperienza imprenditoriale che dovrebbero caratterizzare l’assessore Balletta, in questo caso non gli siano ritornate utili.” Il democratico nota inoltre come la scelta di adottare tale decisione sia arrivata proprio in un periodo in cui, per far fronte a tagli della crisi economica, le aziende private e le pubbliche amministrazioni dismettono parchi auto di proprietà e passano a soluzioni leasing, con spese annue modeste: “Credo – afferma – che con una spesa annua di 10 mila euro si poteva avere lo stesso parco macchina assicurato, manutenuto e sempre in sicurezza”.

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