Parco Pozzi, Cds annulla sentenza Tar. Sagliocco: “Perso un anno”

di Livia Fattore

Aversa – “Abbiamo perso praticamente un anno senza che, alla fine, sia cambiato nulla”. Queste le prime parole del sindaco Giuseppe Sagliocco nell’annunziare la sentenza del Consiglio di Stato con la quale i giudici amministrativi hanno annullato la precedente decisione del Tar Campania, dello scorso mese di giugno, con la quale veniva invalidato l’esito della gara di appalto per il restyling complessivo del Parco Pozzi, un’opera che ha un costo di poco meno di due milioni e mezzo di euro, resa possibile grazie a finanziamenti comunitari.

“Esattamente a gennaio scorso –ha continuato Sagliocco – eravamo pronti a dare avvio ai lavori, ma fummo bloccati. La decisione dei giudici amministrativi d’appello dimostra anche la validità dell’operato messo in atti in sede di gara dal dirigente, la cui attività è stata oggetto di dure critiche”.

Tutto da rifare per quanto riguarda la gara per l’assegnazione dei lavori di restyling del parco Pozzi.

I giudici di Palazzo Spada hanno ribaltato la decisione del Tar Campania che avevano accolto la tesi della Co.Gest. Scarl, la società dell’ex presidente degli industriali casertani Antonio della Gatta, annullando l’aggiudicazione definitiva del 20 novembre 2013 in favore dell’ati tra Gallo Costruzioni di Maisto Filomena e C. Sas e Electra Sannio Srl.

Lo stesso tribunale era entrato anche nel merito di costi e valutazioni tecniche, dando anche una serie di prescrizioni che la stazione unica appaltante di Caserta avrebbe dovuto seguire nel prosieguo. Ora, a meno che non si scelga di pervenire in Cassazione (ovviamente, sussistendone i motivi), ad eseguire i lavori dovrebbe essere l’ati tra Gallo Costruzioni e Electra Sannio, che si era aggiudicato l’appalto.

Un appalto che, vale la pena ricordare, vede una base d’asta di poco meno di due milioni e mezzo di euro. Una cifra che doveva e deve servire a far cambiare radicalmente il volto del parco pubblico cittadino rimodellandolo, creando alcune strutture interne sia sportive che di servizio.

Lavori attesi da anni e che, ovviamente, hanno bloccato anche eventuali piccoli interventi di ordinaria manutenzione, con l’intento di non buttare letteralmente soldi per lavori che sarebbero stati eseguiti in vista di un restyling totale, quindi solo in via temporanea. Ora il Parco, ridotto ai minimi termini, non può più attendere.

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