Giudice di Pace, uffici ridotti ad un “mercato”

di Antonio Arduino

Aversa – Cinquantamila processi, 17 giudici onorari che tengono udienza nel palazzetto di piazza Plebiscito in 12 nei giorni dispari e in 5 nei giorni pari occupando l’aula piccola di udienza del primo piano e l’aula grande del secondo piano, suddivisa in box per mezzo di mobili interparete che trasformano l’unico ambiente in tante, troppe super mini aule di udienza in cui lavorano tutti assieme giudici, avvocati di parte e di controparte, periti e testimoni ospitando un numero così alto di persone che il responsabile dell’ufficio ha limitato ad un massimo di 35 le udienze da tenere per ciascun giudice e tale da instillare dubbi sulla tenuta dei solai e sulla possibilità di garantire la riservatezza che si assicura anche negli affollatissimi uffici postali obbligando l’utenza a rispettare una linea gialla di cortesia.

Un ambiente che non ha spazi di scrittura sufficienti per gli avvocati che sono obbligati ad utilizzare il davanzale delle finestre ed ogni piccolo appoggio per stilare le note da riportate sui fascicoli processuali, rendendo l’intera struttura più simile ad un mercato che ad un palazzo in cui si deve amministrare la giustizia civile e, in piccola parte, penale.

A questo si aggiunge la presenza di fascicoli disseminati tra le scale d’accesso o depositati per terra nelle stesse aule di udienza, lasciati senza un minimo controllo, niente telecamere né personale di vigilanza che possa impedirne l’asportazione. Queste le condizioni dell’Ufficio del Giudice di Pace di Aversa per il quale lancia l’allarme l’avvocatura aversana attraverso le parole del presidente della Camera Civile di Aversa Carlo Maria Palmiero. “Mi dicono – ricorda in proposito l’avvocato – che il sindaco Giuseppe Sagliocco, insieme al presidente del Tribunale Napoli Nord Elisabetta Garzo, sta valutando soluzioni alternative, ma credo sui indispensabile trovarle in tempi brevissimi. Magari utilizzando la possibilità offerta ad Aversa dalla chiusura dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario i cui spazi potrebbero essere efficacemente usati per dare risposte alle necessità sia dell’Ufficio del Giudice di Pace sia del Tribunale Napoli Nord presente nel castello Aragonese”.

Un’idea lanciata da mesi anche dall’esponente del direttivo provinciale del Pd, Antimo Castaldo, che aveva sottolineato come utilizzare gli ambienti dell’ormai chiuso Opg permetterebbe di avere la disponibilità immediata di aule di udienza e che abbattendo il muro che impedisce l’accesso diretto in piazza Cirillo da via Saporito ne trarrebbe beneficio immediato anche il problema dei parcheggi segnalato recentemente in una nota trasmessa alla stampa dall’esponente dell’avvocatura aversana.

Tornando all’ufficio del Giudice di Pace in aggiunta a tutte le carenze segnalate dal presidente della Camera Civile di Aversa va evidenziata anche quella creata dal parcheggio selvaggio presente nei giorni di udienza nello spiazzo compreso tra il Sedile di San Luigi, la chiesa di San Domenico e il Palazzo del Giudice di Pace. Un’area che in quei giorni è letteralmente stipata di autovetture, lasciate in sosta ovunque ci sia un minimo di spazio, gestite da abusivi ai quali gli avvocati affidano le chiavi. Una illegalità legalizzata di fatto, compiuta sotto gli occhi dei magistrati e di quanti attraversano la piazzetta che rende il palazzo di Giustizia e tutto quanto ruota intorno ancora di più simile alla fiera settimanale.

Una situazione caotica, destinata a crescere nelle dimensioni perché, come ricordato dal presidente della Camera Civile di Aversa, nello stesso palazzo e con lo stesso personale, grazie all’accorpamento degli uffici dei giudici di pace dei vari comuni, dopo aver dovuto prendere in carico il contenzioso dell’ufficio di Trentola Ducenta, a breve i magistrati onorari dovranno farsi carico anche del cumulo di fascicoli che arriverà da Frattamaggiore.

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