Torino, spiava clienti da stanze nascoste: denunciato proprietario B&B

di Stefania Arpaia

 Torino. È stato denunciato il titolare di un Bed and breakfast di Torino, nel quartiere Parella, per aver creato stanze segrete da cui spiare i suoi clienti.

L’uomo, 72 anni, aveva realizzato tre camere, nascoste da finti armadi, con forellini per vedere e filmare le persone all’interno.

“Ho sentito dei rumori come se ci fosse qualcuno all’interno dell’armadio. A quel punto ho acceso la luce e ho osservato da vicino. In particolare mi sono accorto che il pannello che stava dietro all’armadio aveva una grande apertura che dava su una altra stanza che in quel momento era buia”, ha raccontato un ospite dell’albergo ai militari dell’Arma.

Le indagini hanno condotto al sequestro di alcuni filmati, che testimoniano che l’uomo ha spiato decine di persone. Ancora da chiarire se i filmini girati venissero poi utilizzati a scopo di estorsione. Sarebbe stata una testimonianzaad insospettire i carabinieri:“Ho telefonato a un affittacamere e ho parlato con un uomo con il quale ho concordato di affittare una delle sue camere per tre ore, dalle 20:30 alle 23:30- ha raccontato un cliente dell’albergo-Verso le ore 20:30 io e la mia ragazza siamo andati al Bed &Breakfast e un signore piuttosto magro, alto circa 1,80, con i capelli bianchi, ci ha accolti. Siamo entrati, siamo saliti al primo piano e l’uomo ci ha mostrato due appartamenti liberi. Lui ci ha detto che se avessimo voluto restare più di tre sarebbe stato possibile. Poi nel momento in cui siamo entrati in camera, il proprietario ma ha ancora detto “Adesso scendo, poi spengo tutto e qui siete soli, non c’è nessun altro”. La mia ragazza, come sua abitudine, ha controllato un pò la stanza per verificare se fosse pulita e se tutto fosse in ordine”.

“Ad un certo punto- ha proseguito-abbiamo notato che l’armadio, nella parte superiore, aveva una serie di luci che non si potevano spegnere. A quel punto ho seguito il filo elettrico e ho staccato l’interruttore. Dopo circa una mezz’ora, la mia ragazza ha sentito dei rumori provenienti dall’armadio e si è insospettita. Io ho cercato di tranquillizzarla ma dopo un po’ ho sentito anch’io dei rumori come se ci fosse qualcuno all’interno. A quel punto ho acceso la luce e ho osservato da vicino l’armadio. In particolare mi sono accorto, con l’aiuto di una pila, che il pannello che stava dietro all’armadio aveva una grande apertura che dava su una altra stanza che in quel momento era buia. Nello stesso momento abbiamo sentito dei rumori provenienti dal corridoio e ho fatto finta di andare in bagno e sono uscito dalla camera e ho visto il proprietario uscire dalla camera attigua alla nostra”.

La perquisizione dei carabinieri ha poi svelato l’esistenza delle tre camere nascoste, attrezzate con sedie e cuscini per una comoda visuale.

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