Omicidio Loris, la madre in carcere: tanti punti da chiarire

di Redazione

 Ragusa. “Non sono stata io”. Veronica Panarello, la mamma di Loris,il bimbo di 8 anni ucciso lo scorso 29 novembre a Santa Croce Camerina, non cede. Dopo il fermo disposto dalla Procura,la donna ha trascorso la sua prima notte in carcere.

Ma sono ancora tanti i punti da chiarire della vicenda. A partire dai video che smentiscono il suo racconto.Alle 8:32 di quel sabato la donna esce di casa con i suoi due figli, ma Loris invece di salire in auto torna in casa: la mamma accompagna l’altro figlio piccolo in ludoteca. Alle 8:49 la donna rientra a casa. Alle 9:25 esce dal garage e una telecamera la riprende mentre si avvia verso la strade del Mulino, a 50 metri da dove è stato ritrovato il corpo del figlio. Per la Procura è la prova che in quel lasso di tempo, dentro quella casa, si è consumato il delitto.

Secondo l’avvocato della donna invece i video non dimostrano che Loris sia rientrato in casa.E poi Loris ha subito violenza o no? Nel caso sarebbe difficile sostenere la tesi secondo cui l’unica responsabile sia la mamma, senza l’aiuto o la copertura di complici.

Intanto, la donna ha trascorso la prima notte in carcere, in una cella di isolamento e sorvegliata per problemi di sicurezza nell’ala femminile del penitenziario di Catania, come da protocollo. Al suo arrivo,nella serata di martedì, la donna era stata fortemente contestata dai detenuti dell’istituto che avevano fischiato e inveito contro di lei. La mamma avrebbe detto agli agenti penitenziari: “Adesso voglio stare sola”.

La Procura di Ragusa depositerà nella giornata di oggi, mercoledì 10 dicembre, nella segreteria del giudice per le indagini preliminari la richiesta di convalida e la contemporanea emissione di custodia cautelare in carcere nei confronti della donna accusata di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Il gip giovedì eseguirà l’interrogatorio di garanzia. La convalida dovrà essere emessa entro 48 ore da oggi.

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