“Loris strangolato con una fascetta”: proseguono perquisizioni e rilievi

di Stefania Arpaia

 Ragusa. Proseguono le indagini sul caso Stival e con il passare delle ore, gli inquirenti iniziano a concentrarsi sempre più sull’ambito familiare e sulla madre del bambino ucciso, lo scorso 29 novembre.

È morto per “asfissia da strangolamento”, ha confermato la Procura di Ragusa, soffocato con un laccio. In corso un nuovo sopralluogo dove è stato rinvenuto il cadavere, in un canalone a Santa Croce Camerina.

Nuovi rilievi anche nell’abitazione di contrada Passo di Scicli del cacciatore Orazio Fidone, l’uomo che ritrovò il cadavere. Confermata la notizia che il piccolo indossava i propri abiti ad eccezione degli slip e dello zaino.Dagli esami autoptici il bambino presenta dei graffi al collo e al viso che potrebbero essere stati provocati dal laccio utilizzato per strangolarlo, ma anche da unghie.

Mercoledì pomeriggio, la scientifica ha eseguito una perquisizione anche in casa Stival, durata oltre 5 ore. Sequestrati computer, tablet, quaderni e altri elementi utili alle indagini. Intanto, si complica la posizione della madre di Loris, Veronica Panarello, che avrebbe mentito sul fatto di aver accompagnato il figlio a scuola. Ripresa da una telecamera di sorveglianza, la donna è stata immortalata mentre sale in macchina solo in compagnia del figlio più piccolo. Le immagini mostrerebbero poi Loris che, una volta uscito dal portone, rientrerebbe nella palazzina di via Garibaldi 82. Ma la donna smentisce: “Ho accompagnato mio figlio a scuola”.

“La signora non è assolutamente soggetto sottoposto a indagine. Questo ve lo posso garantire e assicurare- ha detto l’avvocato della signora, Francesco Villardita -Questa non è una perquisizione, è una ricerca di elementi utili alla soluzione del caso. La signora sta come può stare una madre che ha perduto un figlio, e non ci sono indagini su di lei”.

Panarello, in base alle immagini fornite dalle telecamere, quella mattina avrebbe accompagnato il figlio minore a scuola, avrebbe acquistato il pane e sarebbe rientrata in casa. Avrebbe poi lasciato l’abitazione intorno alle 10.30 per seguire un corso di cucina, ma il direttore del corso non avrebbe ancora confermato la presenza della donna alla lezione di quella mattina.

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