Renzi: “Misure per giovani. Soldi in tasca a italiani”

di Emma Zampella

Roma. È l’ennesimo messaggio di fiducia quello che lancia Matteo Renzi ai giovani professionisti: nei prossimi mesi un provvedimento ad hoc per loro.

“La legge di stabilità ha dei limiti e di questo ne sono consapevole il per primo. Però non è tutta da buttare, per i commercianti e gli artigiani c’è molto” ha detto il Premier intervenendo in radio e rispondendo a chi gli aveva puntato il dito contro accusandolo di essersi dimenticato dei giovani nella legge di stabilità. “Un intervento correttivo sulle partite Iva è sacrosanto e me ne assumo la responsabilità”. Per Renzi si tratta comunque di “una legge di stabilità assolutamente innovativa. Sulle partite Iva c’è un effetto che fa molto arrabbiare nella suddivisione di questi soldi in più. Artigiani e commercianti sono un po’ aiutati mentre per i giovani avvocati e giovani architetti aumenta il peso” previdenziale.

Il Presidente del Consiglio ha quindi parlato della legge di stabilità, asserendo che si tratta di un provvedimento che per la “prima volta mette più soldi in tasca agli italiani e non li toglie”. “Nel 2015 ci saranno i primi – ha detto riferendosi al Jobs act – Qualche effetto già c’è. Abbiamo firmato gli accordi a Terni, Trieste, Piombino, abbiamo salvato Reggio Calabria con l’Ansaldo Breda, Gela, per Taranto arriva domani il Consiglio dei ministri con il decreto. Di realtà salavate e rimesse in campo ce ne sono tante”. E ancora: “Con il Jobs act sarà più facile assumere, non licenziare. Eliminiamo il più possibile ricorso ai giudici – dice, ancora, il premier – Verterà molto attorno all’indennizzo ma quelli che hanno già un contratto mantengono lo statuto del passato: questa normativa si applica ai nuovi ed è un elemento di certezza per loro. Per i nuovi, per i quali già avere un contratto a tempo indeterminato sembra una chimera, il sistema sarà più semplice e flessibile”. Un discorso dal quale si evince anche la preoccupazione per Renzi per la successione al Quirinale, dopo le imminenti dimissioni del Presidente della Repubblica Giorgio Napoilitano.

“Io spero che non si giochi a Indovina Chi? sul presidente della Repubblica – ha detto Renzi – Sono molto tranquillo, credo che quando sarà il momento si troverà un nome che piaccia a tutti”. “Per il momento un Presidente c’è ed è Napolitano – ha concluso – A lui si deve gratitudine da parte di tutti. Non ho paura di eleggere il Presidente della Repubblica”. Infine una battuta su Salvini e “l’ipotesi Baresi” (“Franco Baresi, sicuramente sarebbe meglio di Prodi” ha detto scherzando il leader della Lega). “Con tutto il rispetto per Franco Baresi…posa il fiasco. Riferito a Salvini, naturalmente”, ha ribattuto il premier. “Io sono assolutamente convinto che sarà una grande cosa. A giugno il carro dei vincitori sarà pieno – ha detto Renzi parlando dell’Expo – In passato qualcuno sui grandi eventi in Italia ha provato, e ci è anche riuscito, a rubare. Ora li stiamo beccando. L’Italia ha diritto a vivere dobbiamo intervenire con cattiveria contro la corruzione – ha aggiunto – Servono regole più dure per chi ruba e semplicità per la pubblica amministrazione”.

Il premier ha anche parlato dell’Ilva di Taranto e del risanamento ambientale. “Con il decreto di domani sull’Ilva a Taranto faremo il risanamento ambientale: alcuni tecnici mi hanno detto che rischiamo l’accusa dell’Europa per aiuti di Stato – ha detto Renzi – Ma se mettiamo a posto la riqualificazione ambientale per salvare i bambini mi parlate di aiuti di Stato? Io sono più fedele ai bambini di Taranto che a qualche astruso regolamento europeo”.

 

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