Norman Atlantic, due morti sono napoletani

di Redazione

Napoli – Ufficialmente sono due nella lista dei deceduti e un terzo in quella dei dispersi. Giovanni Rinaldi, 34 anni, e Michele Liccardo, 32 anni, le cui salme sono già state riconosciute dai familiari in un primo confronto fotografico, nonchè Carmine Balzano, 55 anni, sono le tre vittime campane dell’incendio sul traghetto Norman Atlantic. Tutti e tre lavoravano come autotrasportatori per una ditta che tratta prodotti ittici di Mugnano, nel Napoletano, Eurofish, e si erano recati in Grecia nei giorni scorsi per prendere un carico di anguille.

Balzano, in particolare, sposato e con figli, era disoccupato e aveva ottenuto da Eurofish un contratto per un mese; abitava nel centro di Napoli, in salita Vetriera con tre figli e la moglie, che non avrebbe riconosciuto il marito nella foto che le è stata mostrata.

Ma la famiglia di Carmine Balzano avanza qualche dubbio. Al momento risulterebbe essere disperso: i fratelli della moglie Maria hanno infatti forti dubbi che sia lui l’uomo ritratto in una fotografia mostrata per il riconoscimento delle vittime dell’incendio sulla Norman Atlantic.

“Mio marito è evangelico, l’uomo mostrato nella foto invece ha un crocifisso al collo”, dice la moglie che nella sua casa nei Quartieri Spagnoli, a Napoli, prega con i due figli cercando di appigliarsi all’unica speranza rimasta: “Che mio padre – dice il figlio Luigi – sia stato preso da una nave di passaggio che lo ha salvato”.

Sono stati formalmente riconosciuti i due autotrasportatori napoletani Michele Liccardi di 32 anni e Giovanni Rinaldi di 34 anni vittime del naufragio della Norman Atlantic. I familiari, che avevano riconosciuto i propri cari già sulla base delle fotografie fornite dalla nave San Giorgio che trasportava i corpi, hanno ufficialmente riconosciuto questa mattina le due salme portate nella notte nell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari.

I parenti del terzo campano disperso, il 57enne Carmine Balzano, non hanno invece riconosciuto il proprio caro. Delle nove salme portate a Bari, al momento sono cinque le vittime identificate, tre delle quali ufficialmente riconosciute. Oltre ai due campani è stato riconosciuto anche il sacerdote georgiano. La Procura ha incaricato per le autopsie che saranno eseguite nei prossimi giorni i medici legali Alessandro Dell’Erba e Biagio Solarino. “Mio padre non è tra i dispersi arrivati stanotte” dice Fabiana, la figlia di Carmine Balzano. “Mio fratello Mario è a Brindisi – conferma – e non ha riconosciuto il corpo che gli hanno mostrato stanotte”. “Mio marito è in Albania, cercare là, per piacere cercate là”. E’ l’appello che lancia Maria, la moglie di Balzano. “Era sulla scialuppa, mi ha telefonato da lì quella notte – dice – E’ in Albania, in stato confusionale, non fermate le ricerche”.

Degli altri, invece, confermato il riconoscimento. Giovanni Rinaldi era originario di Torre del Greco, ma viveva a Sirignano, in Irpinia, con la moglie e i due figli. Michele Liccardo era di Villaricca e aveva due figli. L’azienda per cui lavoravano è in lutto e il titolare è in Puglia con le famiglie dei dipendenti. I tre, secondo quanto si è appreso, erano riusciti a salire su una scialuppa che però si è ribaltata e sono morti per ipotermia in mare.

A lutto il mercato del pesce di Napoli: “Abbiamo appreso la notizia la scorsa notte ad apertura di mercato – dice uno dei veterani della struttura, Antonio Maraucci, presidente onorario del consorzio ittico – e immediatamente abbiamo ritirato ogni fregio natalizio così come abbiamo evitato ogni manifestazione chiassosa. Il titolare dell’azienda Pietro Avolio (che è anche l’attuale presidente del consorzio ittico) è sconvolto ed ha abbandonato tutto per andare in Puglia dove, a quanto ci risulta, assieme ai familiari ha provveduto al riconoscimento delle salme. Siamo tutti molto commossi e addolorati, si tratta di tre ragazzi che tutti qui conosciamo e che erano andati in Grecia come tante altre volte a fare il proprio lavoro e a ritirare un carico di pesce”. Il mercato del pesce – annuncia Maraucci – si svolgerà in maniera molto composta anche la prossima notte in segno di rispetto per gli sfortunati colleghi.

Lutto anche a Sirignano, Avellino, per la morte di Giovanni Rinaldi: lo annuncia il sindaco Colucci. Rinaldi, 34 anni, originario di Torre del Greco (Napoli) da sei anni si era stabilito con la famiglia a Sirignano, piccolo centro della provincia di Avellino al confine con le province di Napoli e Caserta. Colucci farà esporre la bandiera italiana a mezz’asta in segno di lutto. Rinaldi era sposato e i suoi due figli, un bambino e una bambina, frequentano la scuola elementare del piccolo centro irpino. “Un grande lavoratore – ricorda Colucci – che insieme alla famiglia si era ben inserito nel contesto locale. Giovanni che ho incontrato l’ultima volta quindici giorni fa -ricorda il sindaco- era una persona solare e piena di umanità”. La moglie e i suoi figli hanno lasciato in mattinata l’abitazione di Sirignano per raggiungere i familiari a Torre del Greco, in provincia di Napoli.

“A nome dell’intera giunta regionale, esprimo il più profondo cordoglio ai familiari di Giovanni Rinaldi e Michele Liccardo e all’azienda di Volla per la quale lavoravano.” Così l’assessore regionale della Campania, Pasquale Sommese, sulla tragedia della Norman Atlantic. “Speriamo quanto prima di avere buone notizie su Carmine Balzano e sugli altri dispersi”, conclude.

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