Il cinema italiano dà il suo addio a Sergio Fiorentini

di Emma Zampella

 Il cinema saluta Sergio Fiorentini, scomparso, a Roma nella sera di giovedì. Aveva 88 anni. Malato da tempo, l’attore e doppiatore era ricoverato al San Camillo di Roma.

Il primo ad annunciare la sua morte è stato il collega, Ricky Memphis che lo ha ricordato su Twitter. Profondamente provato anche Gigi Proietti, con il quale Fiorentini aveva a lungo recitato nella fiction tv “Il maresciallo Rocca”. “Per noi la sua morte è una notizia tristissima, per me e per la mia famiglia – racconta Proietti – Sul set ci siamo “presi” subito, si è creato immediatamente un grande feeling anche se venivamo da esperienze diverse. Siamo rimasti amici, anche se dopo la grande avventura del Maresciallo Rocca non sono state molto le occasioni di lavoro che ci hanno visto insieme. L’ho ritrovato però di recente, quando ha fatto un cameo nell’ultima serie che ho interpretato su Rai1, ‘Una pallottola nel cuore’: poche pose per una piccola apparizione come giudice in pensione, ma meravigliose. Gli autori stavano pensando a riscriverne altre per il sequel”.

La scomparsa di Sergio Fiorentini, insiste Proietti, “è una grossa perdita per il pubblico, il mondo dello spettacolo e del doppiaggio. Era una persona molto schiva, molto umile, pregio che faceva parte delle sue numerose qualità. È stato un punto di riferimento per le giovani leve non solo per il talento, ma anche per l’etica professionale”. Fiorentini, lontano dalle scene già da un po’, era padre dell’attore e doppiatore Maurizio Fiorentini, compagno dell’attrice e doppiatrice Eliana Lupo e zio del doppiatore Jacopo Bonanni, Fiorentini ha recitato in molte fiction televisive, nella miniserie conclusiva “Il maresciallo Rocca e l’amico d’infanzia”(nella parte del brigadiere Cacciapuoti), “Distretto di polizia” (nella parte del Signor Tiberio, il padre dell’ispettore Mauro Belli), “Papa Giovanni” (nel ruolo di Don Rebuzzini), “Paolo VI” (nel ruolo del cardinale Gasparri). Una carriera la sua cominciata in teatro ma che lo vede ben presto protagonista di una grande produzione televisiva che porta la firma di Roberto Rossellini.

Ha recitato poi in diversi poliziotteschi anni ‘70, come Italia a mano armata, Roma, l’altra faccia della violenza (entrambi di Marino Girolami) e Il prefetto di ferro di Pasquale Squitieri. Ma soprattutto ha prestato la sua voce roca e inconfondibile a personaggi come Gene Hackman e Mel Brooks. Sue le interpretazioni anche per Charles Durning in La stangata e Tootsie, Jack Warden in Tutti gli uomini del presidente e Il paradiso può attendere e Ernest Borgnine in Niente di nuovo sul fronte occidentale. Da attore del cinema civile, oltre al ruolo nel film di Marco RisiIl muro di gommasulla tragedia di Ustica, è stato anche nel cast dell’Angelo con la pistoladi Damiano Damiani.

Tra le sue interpretazioni televisive,”La Piovra 7″ di Luigi Perelli,Il conte di Montecristo(con Gerard Depardieu nei panni di Edmond Dante’s). E’ stato anche la voce narrante del classico Disney “Il re leone”, oltre a prestare la propria voce al personaggio del mandrillo Rafiki. Sempre sul fronte animazione, Fiorentini ha caratterizzato il personaggio del nonno di Heidi nell’omonima serie a cartoni animati. Le sue ultime apparizioni sul grande schermo, infine, risalgono ai recenti “Viva l’Italia” di Massimiliano Bruno, “Una famiglia perfetta” di Paolo Genovese e “La mossa del pinguino” di Claudio Amendola.

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