Addio a Joe Cocker, uno dei maestri del rock britannico: muore a 70 anni

di Stefania Arpaia

 

 Londra. John Robert Cocker, meglio conosciuto come Joe Cocker, scompare a 70 anni dopo 50 anni di carriera.

La passione per la musica gli apparteneva sin da giovanissimo, quando nel 1963, a 15 anni, aveva esordito con la band “Avengers”. Fu “With a little help from my friends”, una cover dei Beatles in versione rock blues, a portarlo alla ribalta facendo conoscere la sua voce a tutto il mondo.

Quel ragazzino originario di Sheffield, aveva mostrato a tutti come si potesse cantare il blues e il soul anche non essendo afroamericani, dando con il suo tono inconfondibile un’interpretazione particolare ai brani cantati. Poi i problemi con alcool e droga bloccarono la sua carriera, ripresa brillantemente con “Up where we belong”, con cui vinse l’Oscar, cantanta con Jennifer Warnes e compresa nella colonna sonora di “Ufficiale e Gentiluomo”, e con l’album “Sheffield Steel”. Infine, “you can’t leave your hat on” confermò la sua fama mondiale, diventando il brano del film “9 settimane e 1/2”.

Oltre ad aver vinto Oscar e Grammy, nel 2007 fu nominato ufficiale dell’Ordine dell’impero britannico. Definito il “leone di Sheffield”, la sua voce fu consacrata come la più grande voce blues della storia del rock britannico.

È stata una malattia a stroncarlo, un cancro che non gli ha lasciato scampo. La notizia della scomparsa è stata diffusa dal suo manager. “Era semplicemente unico- ha detto -sarà impossibile colmare il vuoto che lascia nei nostri cuori”. La sua voce roca e le sue movenze rimarranno impresse nella mente di chi ha potuto conoscere uno dei più importanti cantanti del rock britannico.

 

 

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