Sbancamento abusivo, sequestrata area nel bosco di Castel Morrone

di Redazione

Castel Morrone – Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno porto sotto sequestro un’area di circa mille metri quadrati e denunciato P.A., di 40 anni, in qualità di proprietario del fondo …

… per violazione della normativa sul vincolo paesaggistico e per aver distrutto ed alterato le bellezze naturali dei luoghi, con conseguente danneggiamento di parte del patrimonio boschivo.

Il blitz è scattato a seguito di una segnalazione qualificata ricevuta dal commissario capo Marilena Scudieri che, tempestivamente, inviava sul posto personale del comando provinciale, insieme ai forestali delle stazioni di Caserta e di Formicola. In località “Monticello”, sul territorio del Comune di Castel Morrone, si accertava che erano stati effettuati lavori di sbancamento terreno per la realizzazione di una strada privata a fondo naturale, di lunghezza m.l. 120,00 circa, per una larghezza media di m.l. 5,50 circa, e con un abbassamento del piano di campagna di 1 – 2 metri. Inoltre, alla sommità della strada in questione, era stata creata una piazzola per la realizzazione di un fabbricato rurale.

La parete a valle della predetta piazzola era stata realizzata mediante la sovrapposizione di grossi massi in pietra, ricavati dallo sbancamento stesso. Non sfuggiva ai forestali che l’opera, realizzata abusivamente su fondo naturale, era altresì priva di qualsivoglia accorgimento tecnico volto a regimentare il deflusso delle acque piovane. Per tale realizzazione erano state estirpate svariate ceppaie di piante per una superficie di circa 500 metri quadrati: la vegetazione era costituita da pregiate essenze forestali che costituivano un bosco misto di carpino, roverella, castagno, alloro ed orniello.

Il rilievo dell’area mediante l’utilizzo del Gps permetteva di ricavarne le precise coordinate geografiche che, riportate sul Sim –Sistema Informativo della Montagna, programma di elaborazione dati in uso al Corpo Forestale, consentiva di individuare, nell’immediatezza del controllo, la particella catastale, il proprietario del terreno e i vincoli insistenti sul fondo oggetto di sopralluogo.

Il personale di Polizia Giudiziaria, congiuntamente al responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Castel Morrone, procedeva, quindi, ad una puntuale ed accurata analisi dell’esistenza dei titoli abilitativi ai lavori già realizzati, nonché ad un preciso riscontro in campo di quanto risultava in atti a seguito del quale emergeva che le opere erano da ritenersi abusive in quanto prive del preliminare nulla osta paesaggistico ambientale.

Pertanto, l’area veniva posto sotto sequestro, puntualmente convalidato dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere attese le esigenze di tutela preventiva.

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