Lo “scolatoio” della chiesa di San Francesco

di Antonio Arduino

 Aversa. Gli scolatoi erano luoghi in cui le suore dell’ordine delle Clarisse deponevano le consorelle defunte.

Erano sedili ricavati nella pietra, dotati di un vaso. I cadaveri venivano seduti e fatti “scolare” su questi seggioloni, e gli umori della decomposizione raccolti nel vaso sottostante.

Lo scopo di questi sedili-scolatoi, chiamati anche cantarelle, era quello di liberare ed essiccare le ossa tramite il deflusso dei liquidi cadaverici e talvolta raggiungere una parziale mummificazione, prima che i resti venissero effettivamente sepolti o conservati in un ossario.

Durante il processo di scolatura le monache spesso si recavano in meditazione e in preghiera nelle cripte contenenti gli scolatoi per ricordare in modo inequivocabile la caducità della carne e la vanità dell’esistenza terrena.

La pratica della scolatura, per quanto possa sembrare strana, era diffusa un tempo in tutto il Mezzogiorno, e si ricollega alla peculiare tradizione della doppia sepoltura.

Ad Aversa molte delle chiese monumentali, sedi o ex sedi di conventi, conservano queste strutture. Vi mostriamo quella presente nel convento di San Francesco.

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