Tenta di rapinare scooter e poi fugge all’arrivo dei carabinieri: arrestato

di Redazione

 Orta di Atella. Convalidato il fermo di indiziato di delitto, con applicazione della misura cautelare in carcere, nei confronti di Alfonso Crisci, 31 anni, di Caivano.

L’uomo, durante la serata di giovedì 6 novembre, si era reso responsabile di una rapina a Orta di Atella, ai danni di due giovani, ai quali, sotto la minaccia di una pistola, aveva dapprima tentato di asportare il motociclo Honda Sh 300 in loro uso. Non riuscendo nel proposito, strappava dal collo di una delle due vittime, una catenina in argento che la stessa indossava.

L’immediato piano antirapina attuato dalla compagnia carabinieri di Marcianise, consentiva di individuare Crisciche, in sella ad un ciclomotore, cercava di dileguarsi per le vie del centro. A causa della pressione avvertita durante le ricerche, il giovane abbandonava il ciclomotore a lui in uso e si allontanava a piedi. Un’altra pattuglia inviata da Marcianise lo rintracciava mentre a piedi percorreva l’asse mediano Marcianise-Arzano, all’altezza dello svincolo di Orta.A quel punto il 31enne, sentendosi ulteriormente braccato, si dava a precipitosa fuga dileguandosi per le campagne dopo aver scavalcato le barriere di protezione della superstrada.

I militari del nucleo operativo e radiomobile proseguivano le ricerche, riuscendo a risalire alla identità dell’uomo che, nella tarda serata, veniva rintracciato all’interno della propria abitazione nel Parco Verde di Caivano. In quella circostanza, nell’ennesimo tentativo di fuga, raggiungeva il balcone della propria abitazione e, attraverso la conduttura del gas, si calava fino al pian terreno, dove ad attenderlo trovava tre militari dell’Arma che, dopo averlo bloccato e reso inoffensivo, lo conducevano in caserma.

I successivi accertamenti, svolti anche grazie all’individuazione da parte delle vittime, consentivano di acclarare che Crisci in effetti era l’autore della rapina. Nei suoi confronti veniva adottato un fermo di indiziato di delitto ed al termine delle operazioni veniva assegnato al carcere di Poggioreale.

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