Estorsioni per conto del clan, arrestati quattro emissari del gruppo Di Tella

di Redazione

 Cesa. Quattro persone ritenute appartenenti alla fazione Di Tella del clan dei casalesi sono state tratte in arresto dai carabinieri del reparto territoriale di Aversa, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

L’indagine riguarda diversi episodi di estorsione e concorrenza illecita, reati aggravati dal metodo mafioso. Due degli arrestati, Antonio Barbato, 38 anni, di Cesa, e Gennaro Guerra, di 41, di Grumo Nevano, sono già detenuti. Ai domiciliari, invece, Cesario Ferriero, 34 anni, di Cesa, e Giovanni Mastroianni, 22.

Dall’attività investigativa sono emerse rilevanti fonti di prova su una serie di estorsioni poste in essere nell’agro aversano, tra i comuni di Carinaro e Teverola, e nell’agro caleno, a Calvi Risorta. Documentati i metodi violenti utilizzati dagli indagati nei confronti di imprenditori e commercianti, approfittando soprattutto del muro di omertà che caratterizza le zone di influenza del clan.

E’ stata accertata anche l’ascesa criminale e l’attuale pericolosità dei referenti del clan, in primo luogo di Antonio Barbato, nell’ambito del comune di Carinaro, ed in particolare le estorsioni sul territorio nei tre periodi usuali: Natale, Pasqua e Ferragosto.

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