4 Novembre, polemiche per la mancata celebrazione della messa

di Redazione

 Carinaro. Sta suscitando polemiche la mancata celebrazione della santa messa e della benedizione del monumento ai Caduti lo scorso 9 novembre, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate a Carinaro.

I primi segnali già si erano avuti leggendo il piccolo programma riportato sui manifesti murali, in cui si leggeva che alle ore 10.15 si sarebbe tenuta la benedizione al monumento ai Caduti, senza indicare il nome del sacerdote, e dal quale si evinceva che, per la prima volta, non si sarebbe celebrata la messa.

Da quel momento si sono scatenate voci sull’assenza del parroco don Antonio Lucariello che, in realtà, stava celebrando un matrimonio già programmato. C’è chi, tramite Facebook, ha scritto: “Quest’anno è stato l’inizio di una nuova stagione politica. Il prossimo 4 novembre spero che non venga più invitata nessuna autorità religiosa”.

Sulla vicenda si esprime il consigliere comunale di opposizione Giuseppe Barbato: “E’ accaduto un fatto grave. Da credente e da rappresentante delle istituzioni non mi sarei mai aspettato che la nuova amministrazione non coinvolgesse il massimo rappresentante della chiesa locale nell’organizzare la commemorazione pubblica in onore dei nostri Caduti. La celebrazione della santa messa è il cuore di tutto l’evento, i morti si ricordano con il suffragio eucaristico. E poi il cambiamento del giorno ha portato anche alla scarsissima partecipazione, eccetto per noi addetti, dei cittadini che si aspettavano che il tutto si celebrasse la domenica successiva al 4 novembre. Come si era consolidato da tanti anni”.

Barbato, tra l’altro, cita le proteste dei commercianti di via Petrarca, a ridosso dell’area del mercato settimanale che si svolge ogni sabato: “Il divieto di sosta istituito lungo la strada e nell’area circostante ha provocato molti disagi per gli acquirenti”.

E condanna: “Credo che i componenti del primo comitato costituitosi nel 1923 per erigere il monumento e per ricordare i nostri morti in guerra – formato da Monaco Paolo, Petrarca Francesco, Branco Giuseppe, Sglavo Francesco, Guida Gennaro, Sepe Giacomo e non ultimi Tarantino Rosa vedova Zampella, Cocozza Raffaelina vedova Guida, Coppola Pasquale, Zampella Francesco – si staranno rivoltando nelle tombe. Senza contare, poi, lo stupore dei parenti dei Caduti, che vivono ancora a Carinaro, per lo stravolgimento della solenne commemorazione”.

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